Più che di raccolta differenziata, a Battipaglia bisognerebbe parlare di raccolta dell’indifferenza. In quanti conoscono la storia dei rifiuti che ha portato la città di Battipaglia, negli ultimi venti anni, a essere non solo la capofila della Piana del Sele ma anche quella dell’immondizia? Oltre 40 aziende che trattano rifiuti, siti di stoccaggio di ecoballe provvisori, discariche in attese di bonifica, aria inquinata e cattivi odori, microdiscariche e una scarsa educazione a differenziare bene i rifiuti. Ne parliamo in questo dossier, con l’aiuto dell’ingegnere Alfredo Vicinanza, che verrà diviso in tre parti.
CRONISTORIA DELLA VICENDA RIFIUTI A BATTIPAGLIA
1999. I cittadini di Battipaglia si rivolsero alla Commissione Europea che, su loro segnalazione, aprì la procedura d’infrazione 1999/5166, perché nel territorio di Battipaglia, già segnato dalla presenza di diverse discariche, mai bonificate, si volevano costruire un termovalorizzatore e un impianto CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) per la selezione del rifiuto indifferenziato.
La procedura fu chiusa perché le Istituzioni italiane s’impegnarono a non realizzare opere con rilevante impatto ambientale sul Comune di Battipaglia. Fu così realizzato il solo impianto di CDR, perché sottratto alla VIA sotto lo scudo dell’emergenza. La Commissione approvò, purché del progetto fosse fatta partecipe la popolazione.
Per realizzare il CDR, il Commissario all’Emergenza Rifiuti e l’allora sindaco di Battipaglia siglarono un protocollo, secondo il quale: “… particolare riferimento all’intervento di adeguamento della strada provinciale numero 195 dall’intersezione con la SS18 nel comune di Battipaglia a quello con la SP numero 30 nel comune di Eboli, ne condivide le finalità e ne auspica la immediata realizzazione” (mai realizzate);
“Il commissariato prende atto dell’esistenza, sul territorio di Battipaglia, di discariche e siti che allo stato non possono essere considerati né bonificati né in sicurezza. Si impegna ad elaborare un piano d’intervento teso all’individuazione, eliminazione, svuotamento e bonifica dei siti esistenti comprese le discariche abusive” (bonifiche non effettuate);
“Il CdR prodotto dovrà essere trattato in locali idonei. Il carico sui camion dello stesso deve avvenire in area chiusa perfettamente impermeabilizzata. Il tempo di stazionamento presso l’impianto presso l’impianto del prodotto non potrà essere superiore a 24/48 ore“. (le deroghe concesse durante le emergenze hanno consentito lo stazionamento ben oltre le 24/48 ore predefinite. Nell’area di stoccaggio dello STIR sono presenti ecoballe risalenti all’emergenza rifiuti dei primi anni 2000.
“Il commissariato di Governo prende atto che il comune di Battipaglia si è dotato di un organismo tecnico di consulenza per l’avvio ed il funzionamento del CdR. L’indicazione dei compiti e delle funzioni di tale organismo resta nell’esclusiva disponibilità del comune di Battipaglia. Dal canto suo il Commissariato di Governo nella fase di attivazione e gestione dell’impianto costituirà un gruppo tecnico composto dai rappresentanti dei comuni di Eboli e Battipaglia“. (Assenza delle programmate strutture di controllo del comune, del Commissariato di Governo e, successivamente all’emergenza, della Provincia e della Regione per la verifica del mantenimento dei parametri ambientali ai livelli pre-impianto).
“Il commissariato si impegna a realizzare, nei modi ritenuti più opportuni, la maggiore diffusione possibile della raccolta differenziata dei rifiuti, quanto meno della raccolta differenziata secco-umido. Ciò consentirà, anche attraverso la realizzazione di impianti di compostaggio della frazione organica di ridurre considerevolmente i quantitativi di rifiuti da trattare nell’impianto di CdR; e ciò a fine di prevenire il rischio di funzionamenti a regimi esasperati” (apprendiamo che la Regione ha già deciso da tempo di realizzare un impianto di compostaggio nello STIR (prima CdR) di Battipaglia.
LO STIR DI BATTIPAGLIA
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- Produce 10 ecoballe/ora
- Ogni camion da inviare ad incenerimento, può caricare 20 balle
- Per poter lavorare smaltendo tutto ciò che produce, avrebbe bisogno di 14 camion al giorno
- Quando il termovalorizzatore di Acerra si fermerà per manutenzione programmata, invierà allo Stir solo 6 camion al giorno
- Ciò che non sarà mandato ad Acerra, sarà gestito in emergenza, in siti ancora non individuati e le cui caratteristiche tecniche non sono note
- Ad oggi, non riesce a smaltire i residui di lavorazione, che spesso stazionano al suo interno
- È stato autorizzato già a Giugno a stivare fino a 2000 t al suo interno (ad oggi, ne ha stivate 1400 t)
- riceve tutto l’indifferenziato della Provincia di Salerno, lavorando circa 130000 t/anno
- è stato autorizzato a trattare 413.000 tonnellate annue più 144240 t da avviare a messa a riserva
- la società a totale partecipazione provinciale che gestisce lo STIR, ECOAMBIENTE, è in liquidazione a causa degli elevati debiti
- al suo interno l’impianto di compostaggio doveva essere terminato in marzo 2018
- Il nuovo sito di compostaggio di Battipaglia, autorizzato a trattare 35.000 tonnellate annue di umido si troverebbe a circa 250 mt da quello già esistente di Eboli, autorizzato a trattare fino a 20 mila tonnellate annue, tutto l’organico della piana del Sele.
- nell’agosto 2018 il Presidente della Provincia di Salerno dott. Canfora ha con ordinanza autorizzato la creazione dell’ennesimo sito di trasferenza all’interno dello STIR.
- il responsabile di ECOAMBIENTE ha dato la disponibilità a ricevere rifiuti anche dalla Provincia di Benevento.
- Sulla sua gestione attualmente ci sono inchieste della magistratura e dell’Autorità Anticorruzione.
La Direttiva Europea 98/2008/CE prescrive di realizzare piccoli impianti di prossimità, meglio gestibili, evitando lunghi trasporti su gomma. Tra Eboli e Battipaglia si tratterebbero invece, circa 413.000 tonnellate annue di indifferenziato, e 55.000 tonnellate annue di umido quando la produzione di umido dell’intera Piane del Sele è intorno alle 15.000 tonnellate annue.
Già da anni i battipagliesi convivono con fortissimi odori che, provenendo dagli impianti di lavorazione dell’umido, arrivano fin nel centro della città.
Abbiamo censito circa 40 aziende che trattano rifiuti a Battipaglia, unico dato da verificare, ma il cui controllo sull’attuale funzionalità non spetta ai cittadini. La Regione Campania ha sistematicamente esonerato tutte le ditte da effettuare una Valutazione d’Impatto Ambientale. La normativa nazionale e comunitaria indica il provvedimento di esonero dalla VIA come misura eccezionale. Non è inoltre eseguito nessun bilancio dell’incidenza della nuova attività con l’impatto delle attività già esistenti.
Se le richieste di aumento dei rifiuti da trattare fossero tutte rilasciate, la città di Battipaglia potrebbe da sola trattare più di 2.800.000 t/anno. La Regione Campania ne produce ogni anno 2.500.000.
Nel caso in cui le frazioni da trattare fossero in parte già coperte da altri impianti fuori dal comune di Battipaglia, l’unico modo per assicurare ai privati la quantità di rifiuto necessaria a far lavorare gli impianti è di far arrivare rifiuti da fuori regione, come in realtà già avviene nello Stir, che lavora rifiuti dalla Calabria. Nel Comune di Battipaglia, ci sono ancora siti di stoccaggio provvisorio di ecoballe.
Nella stessa area del Castelluccio e di Grataglie esistono due mega discariche che hanno recepito, per oltre 30 anni, i rifiuti di tutta la Campania tra cui i rifiuti di tutte e quattordici le strutture ospedaliere di Napoli.
Il pentito Carmine Schiavone ha dichiarato nel 1997, alla Commissione Bicamerale Antimafia che “non esclude la presenza in queste discariche di rifiuti tossici. Entrambe le discariche non sono state mai bonificate“.
Dal 2010 è sotto sequestro un sito con oltre 300.000 tonnellate di rifiuti speciali costituiti da scorie di fusione e terre di fonderia in un’area adibita a cava di 25.000 metri quadrati. In istruttoria alla Regione c’è un progetto di riqualificazione delle cave che si trovano tra i Comuni di Eboli, Battipaglia e Olevano sul Tusciano.
Il progetto è stato presentato da ditte che lavorano nel settore delle cave. Il procuratore di Salerno Cannavale, in un incontro pubblico, ha riportato l’affermazione del già procuratore nazionale antimafia secondo cui.
Le condizioni ambientali e sanitarie attuali
- la città è invasa, quotidianamente ed in ogni periodo dell’anno, da miasmi pestilenziali. Tutti i siti presentano, in ogni periodo dell’anno, tonnellate di rifiuti giacenti all’aperto, come rilevato da numerose ispezioni di ARPAC, NOE e Polizia Municipale.
- 11/06/2017: incendio doloso in un impianto di trattamento rifiuti. L’incendio di materiale plastico dura tre giorni. Un’ordinanza, la n° 198, con la quale si fa divieto di circolazione nel raggio di un Km dalla sede dell’incendio. Dopo circa sei giorni, il sito riprende l’attività lavorativa.
- 03/08/2017 Analisi qualità dell’aria, effettuate dall’Arpac –
- “Il punto maggiormente critico è risultato alle spalle dell’impianto STIR su viale Francia… Anche in fase di campionamento il punto risultava olfattivamente a maggiore impatto odorigeno…”.Inoltre in tale campione è stata riscontrata “…presenza di acetone e di varie tipologie di idrocarburi…“.
- In via delle Industrie, in prossimità dell’ingresso di una ditta di trattamento rifiuti, il campione mostra la presenza di SO2, oltre a una rilevante presenza di contaminanti idrocarburici: metanici (da decomposizione di rifiuti).
- Il punto adiacente al confine con altra ditta, mostra la presenza di SO2 in quantità decisamente superiore al fondo, oltre a una bassa presenza di Toluene.
- La stessa relazione ARPAC evidenzia il legame tra il SO2 rilevato ed i processi di decomposizione dei rifiuti, essendo il valore rilevato nelle vicinanze dei siti di trattamento uno o due ordini di grandezza superiori al valore di fondo scelto. La contemporanea presenza di acetone, di idrocarburi aromatici ed idrocarburi non metanici, è certamente una prova che tali emissioni derivano dalla grande quantità di rifiuto organico in decomposizione.
Dopo queste analisi non è stato emanato alcun provvedimento
- 18/08/2017 Analisi su Frazione Umida presente nello STIR, commissionate da ECOAMBIENTE SALERNO gestore dell’impianto STIR ed effettuate dal laboratorio di analisi Natura srl.
- Tale analisi ha riscontrato un odore molesto nell’impianto, sui cui cumuli è stato rilevato un valore di Carbonio Organico Disciolto pari a 2298 mg/l, il limite è 100 mg/l.
- 31/08/2017 – Sopralluogo sull’impianto STIR, effettuate dall’Arpac. Solo il 18/10/2017 (quasi due mesi dopo…) il Dipartimento della Salute della Regione Campania, diffida il gestore dell’impianto STIR, nel termine di 15 giorni, a rimuovere le difformità e criticità rilevate quali, tra l’altro, l’assenza di ogni forma di coibentazione, rifiuti giacenti all’aperto insieme a rifiuti imballati e stoccati nell’ormai lontano 2005!
- 05/09/2017 Nel sopralluogo in una ditta l’ARPAC evidenzia che presenta elevatissime giacenze di rifiuti all’aperto, nel piazzale antistante alla struttura, finestre dei capannoni aperte, non dispone di impianto di ricircolo e di immissione forzata dell’aria all’interno dei capannoni etc.
- Il 18/10/2017 (più di un mese dopo…) il Dipartimento della Salute della Regione Campania, diffida la stessa ditta a rimuovere le difformità e criticità rilevate dall’ARPAC e della Polizia Municipale di Battipaglia: portelloni dell’impianto aperti, tonnellate di rifiuti giacenti all’aperto nei piazzali della struttura etc. (Siamo a ottobre 2017).
- 24/05/2018 I Carabinieri del NOE di Salerno sequestrano un automezzo utilizzato per la raccolta e trasporto dei rifiuti speciali di una nota ditta ubicata nell’area industriale del Comune di Battipaglia. L’attività di raccolta e trasporto era esercitata con iscrizione/autorizzazione scaduta.
- 15/06/2018 sotto sequestro un impianto di rifiuti in via Spineta, per stoccaggio di rifiuti non autorizzati, la stessa azienda solo diffidata dalla Regione 8 mesi prima.
- 24/06/2018 Grave incendio in un’azienda di trattamento rifiuti.
- 26/06/2018 sequestro di un’azienda di raccolta e riciclaggio di rifiuti nella Zona ASI di Battipaglia per aver scaricato acque reflue industriali contaminate da rifiuti.
- 29/06/2018 I Carabinieri del NOE sequestrano un impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi e un impianto per la produzione di calcestruzzo entrambi ubicati nel comune di Battipaglia. L’attività di recupero rifiuti era esercitata abusivamente senza autorizzazione per la gestione dei rifiuti in quanto scaduta. Consistenti quantità di rifiuti in ingresso all’impianto negli anni 2015, 2016 e 2017, non sono state sottoposte alle operazioni di recupero autorizzate e sono stati venduti a terzi, i quali poi hanno provveduto a gestire detti rifiuti in assenza di autorizzazioni. L’attività di produzione di calcestruzzo inoltre era esercitata senza autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
- 10/07/2018 Incendio nello Stir di Battipaglia.
- 19/11/2018 Un elicottero dei carabinieri riprende uno sversamento illecito di rifiuti speciali in una masseria di via Spineta.
- Nella Piana del Sele in dieci anni sono sorte circa 3mila aziende (agricole e di trasformazione e spesso l’uno e l’altro) con un’occupazione di 9mila persone circa, che – secondo le stime di Confagricoltura – realizzano un fatturato annuo di 2,5 miliardi (in crescita costante del 15% annuo), per il 30% all’estero. (fonte: Il Sole 24 Ore)
- La produttività collegata al settore agricolo e zootecnico è pari 7% del PIL della Regione Campania, assicurando un indotto di circa 30.000 posti di lavoro da aggiungere alla produttività delle aziende non agricole o zootecniche. (fonte: Linea Verde, Rai 1)
FONTI CONSULTATE
- Direttiva Europea sui Rifiuti
- Decreti dirigenziali della Regione Campania
- Sito della Regione Campania
- Osservatorio regionale sui rifiuti
- Catasto rifiuti
- Comune di Battipaglia
- Rassegna stampa locale e nazionale
Sulla situzione ambientale, in questi anni i cittadini di Battipaglia hanno prodotto:
- 152 esposti presso l’ente comunale
- 23 denunce presso la Procura di Salerno, la maggior parte dormienti e senza risposta
- 11 esposti presso l’ASL di Battipaglia, Ufficio Prevenzione Collettiva
- 10 esposti presso la prefettura di Salerno, molti dormienti e senza risposta
- 5 esposti alla polizia di Battipaglia
- Un esposto all’ANAc, Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone
- Un esposto al Ministero dello Sviluppo Economico
- Una richiesta di risarcimento danni al Comune di Eboli
- Un ricorso in fase istruttoria presso la Commissione Europea
- Una causa civile ancora in corso contro gli impianti Stir di Battipaglia e di compostaggio di Eboli
- Un dossier sulla situazione rifiuti a Battipaglia
- Uno studio su impianto privato di recente insediamento con proposte di miglioramento, ignorate
- Uno studio su alternative al piano rifiuti sulla frazione organica, ignorato