Cecilia Francese, questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città, guarda alle elezioni comunali del 2021. L’asse si sposta sul centrosinistra rispetto al 2016, Volpe e De Luca gli sponsor.
La sindaca uscente Cecilia Francese pronta a un governo bis. Questa mattina, nell’aula “Domenico Vicinanza” del Comune di Battipaglia, la prima cittadina ha tenuto una conferenza stampa presentando il rendiconto degli ultimi cinque anni. «I parametri sono migliorati sotto la nostra gestione» afferma la sindaca che, a quattro mesi dalle elezioni comunali, previste nella seconda metà di maggio 2021, annuncia con determinazione di puntare al secondo mandato. «Abbiamo già due liste pronte – spiega Francese – che sono quelle storiche. Ma stiamo lavorando anche a una terza. Siamo aperti al contributo civico da parte di tutti. Il bianco e il nero sono i colori del movimento “Etica” e significano trasversalità». Poi, il riassunto dei cinque anni: «Abbiamo rottamato le cartelle esattoriali, risanato i debiti di Alba, e affrontato il riordine del bilancio comunale nonostante la pandemia e una massa debitorio di 39 milioni di euro iniziali. Ci sono state le battaglie per l’ambiente, con l’occupazione dello Stir e la delibera sul fattore di pressione. Abbiamo firmato il protocollo per il Cofaser. Di recente è partita la gara per le scuole Fiorentino. Ovviamente per programmare c’è bisogno di altri cinque anni, quindi spero di essere riconfermata. In ogni caso, il prossimo sindaco per la prima volta troverà una situazione sana»
L’endocrinologa battipagliese avalla pienamente le voci degli ultimi giorni circa un appoggio esterno da parte del sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe e del figlio Andrea Volpe, attualmente consigliere regionale. «Siamo amici da sempre con Mimmo, e se vorrà fare una lista in mio appoggio ben venga. Certamente non glielo vieteremo. Siamo in ottimo rapporti». Di riflesso, anche Alessio Cairone, giovane consigliere comunale in quota centrosinistra, e sodale di Gerardo Motta nel 2016, potrebbe appoggiare la Francese visti gli ottimi rapporti con la famiglia Volpe sponsorizzata fortemente anche alle ultime elezioni regionali. «So che Cairone ha raccolto un gruppo di giovani – commenta la prima cittadina – e spero che possano affiancarmi in questa battaglia. Per la prima volta siamo riusciti a chiudere un mandato intero, mai nessuno prima d’oggi c’era riuscito».
Al fianco di Cecilia Francese c’era Angelo Cappelli, attuale vicesindaco, già consigliere provinciale, ed ex candidato di Fratelli d’Italia, oggi in ottimi rapporti con Piero De Luca e Bruno Di Nesta. E pure Francesco Falcone, presidente dell’intero Consiglio Comunale, ha deciso di prendere parte alla conferenza stampa. Lui che dal 1997 siede ininterrottamente tra i banchi del parlamentino e che fu protagonista nel 2016 di mantenere saldo l’asse tra il suo fedelissimo, Fernando Zara,e Cecilia Francese, da capolista di Rivoluzione Cristiana. Oggi l’ex sindaco Zara ha deciso di ricandidarsi e questa volta se li ritroverà di fronte come avversari.
La sindaca uscente apre anche al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Un cambio di versante netto rispetto al 2016 che ha suscitato la disapprovazione degli oppositori di Cecilia Francese. «Una città di 50mila abitanti – scrive Valerio Longo, consigliere comunale d’opposizione in quota Forza Italia – non può permettersi intromissioni dai piccoli paesi limitrofi. La vecchia Volpe ha tutto l’interesse a mantenere su Battipaglia un’amministrazione politicamente debole in modo da svolgere le funzioni di sindaco ombra soprattutto in ottica Piano di Zona. E adesso tenta il colpo grosso mettendo il cappello sulle elezioni». Rincara la dose anche Vincenzo Inverso che tramite una nota stampa lancia l’attacco: «Dopo cinque anni di Governo nulla di concreto, solo una lista di buoni propositi. Un delirio di onnipotenza. Una Sindaca sola al comando, tutta chiacchiere e distintivo. Offensiva verso i partiti e autocelebrativa. Per sua stessa ammissione fuori da ogni logica e progetto politico amministrativo, che isola e allontana sempre di più Battipaglia dalle istituzioni».