Il Comune di Battipaglia candida i progetti di rifacimento delle scuole “Marconi” e della “Kennedy” al bando indetto dal Ministero dell’istruzione nell’ambito del Pnrr. Maxi investimento per demolire e ricostruire.
Giù le vecchie “Marconi”: il Comune di Battipaglia candida il progetto per la demolizione e ricostruzione del plesso di via Serroni. Uno delle scuole simbolo in città, ai piedi della caserma dei carabinieri, potrebbe essere oggetto di un intervento di riqualificazione. Condizionale d’obbligo, perché il Ministero dell’istruzione, nell’ambito del Pnrr, col bando “Realizzazione di nuove scuole, innovative, sostenibili, sicure e inclusive”, finanzierà solamente 195 progetti su 8.000 in tutto il territorio nazionale. Un’impresa difficile, ma non impossibile. Per un maxi investimento di oltre 7 milioni di euro.
È quanto emerge dalla delibera di giunta comunale dello scorso 7 febbraio che ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, un giorno prima della scadenza naturale per presentare la domanda, l’8 febbraio. L’occasione è ghiotta: tirare giù il vecchio edificio per fare spazio a una nuova scuola sulla scorta di quello che già dovrebbe accadere, entro il 2023, con le “Fiorentino” e la “Giancarlo Siani” del rione Sant’Anna, chiuse nel 2018 a causa della vulnerabilità sismica e in attesa di essere ricostruite. Le scuole “Marconi”, che in città oltre al plesso di Serroni, hanno altri due punti distribuiti in via Ionio e in via Lazio, ospitano 455 alunni della scuola primaria e della scuola secondaria.
Potrebbero rinascere e dar vita a un plesso più moderno pescando dai fondi del Pnrr messi a disposizione dal governo per sostituire parte del patrimonio edilizio scolastico ormai obsoleto, con l’obiettivo ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, aumentare la sicurezza sismica degli edifici, progettare ambienti scolastici più confortevoli, e dare sviluppo sostenibile al territorio tramite un servizio volto a valorizzare la comunità. E a Palazzo di Città, intanto, sarebbero pronti anche a candidare la scuola elementare “Kennedy” del rione Taverna.
Nel caso una delle proposte venisse accolta dai dicasteri romani, l’Ente di piazza Aldo Moro preparerà un avviso pubblico per individuare la migliore soluzione e gli affidatari dei lavori. Ci sarà un anno di tempo per quanto concerne la progettazione definitiva ed esecutiva, dopodiché i lavori potranno cominciare. Verosimilmente, nella più rosea delle aspettative, il cantiere in via Serroni, o in via Amerigo Vespucci, aprirà nel 2023. A quel punto, l’unico problema sarà quello di smistare le centinaia di alunni che frequentano le suddette scuole. Nel caso delle “Fiorentino”, gli studenti furono trasferiti all’”Opera Bertoni” dei Padri stimmatini, in via Gonzaga, costando all’Ente, negli anni, oltre 500mila euro. Alcuni, di recente, sono stati accolti dal vicino “Fabio Besta”. In attesa di ritornare a casa.