“Le acque di Battipaglia sono pulite” lo ha detto questa mattina, ai microfoni di Sud Tv, la sindaca Cecilia Francese. Il primo cittadino prova a frenare le polemiche degli ultimi giorni sollevatesi dopo le immagini diffuse in rete del mare sporco.
“La fascia costiera è balneabile. Le acque sono pulite“, parla così la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, ai microfoni di Sud Tv, cercando di fare chiarezza sulle polemiche sorte nei giorni passati dopo la diffusione in rete di immagini che mostravano il mare battipagliese di un colore giallastro tendente al marrone.
Effettivamente, gli ultimi campionamenti dell’Arpac parlano chiaro: rispetto ai rilievi del 4 giugno, i dati sono sensibilmente migliorati. Mentre un mese fa due terzi del litorale non erano balneabili, ad oggi la presenza di escherichia coli e di enterococchi è diminuita notevolmente, scendendo ben al di sotto dei limiti stabilii.
“Purtroppo in questi giorni, sui social, si è scatenata una polemica a causa del litorale invaso dall’alga Posidonia. Con il caldo eccessivo c’è stata una fioritura anticipata e le spiagge sono state invase. Abbiamo fatto un sopralluogo con il comandante dei vigili Iuliano, l’assessore Vicinanza e l’architetto Costantino, all’Idrovora e il presidente Busillo mi ha assicurato che loro non hanno aperto i canali“.
Intanto sono previsti nuovi rilievi: “Domani verrà l’Arpac a fare dei rilievi, preleveranno quest’alga e si verificherà se effettivamente viene dai canali. Voglio ricordare che dal depuratore non può uscire l’erba, possono uscire i batteri ma non questo verde“.
La Posidonia, che non è un’alga ma una pianta acquatica, è molto diffusa nel Mediterraneo e da molti esperti è ritenuto un indicatore di qualità ambientale. Può risultare fastidiosa ai bagnanti, sì, ma poco ha a che fare con la qualità delle acque. Le immagini inequivocabili, invece, dei giorni scorsi ci mostrano il mare di un colore inusuale. Dunque, per ora, di certo c’è l’ira dei bagnanti costretti a tornare a casa e del materiale inquinante sversato a mare.