Il Covid-19 ferma pure il Piano di Zona. È quanto emerge tra uno scambio di missive tra il dirigente del settore Tecnico del Comune di Battipaglia, Carmine Salerno, e la dirigente del settore Politiche Sociali, Anna Pannullo. Salerno, lo scorso 19 novembre, avrebbe chiesto alla Pannullo tutta la documentazione prodotta sino ad allora dopo che, per effetto d’una delibera di Giunta del 3 novembre, la posizione organizzativa “Politiche Abitative, Trasporti Comunali e Costituzione Ambito S4-1 è passata in capo al settore Tecnico.
Una richiesta giunta «per dare continuità al lavoro già svolto». Nell’articolata risposta inviata dalla dirigente Pannullo c’è il resoconto delle attività cominciate il 17 gennaio del 2020. Un incontro con i sindaci di Bellizzi ed Olevano sul Tusciano, e la successiva convocazione da parte della Regione Campania, il finanziamento che arriva da Palazzo Santa Lucia «per garantire la continuità dei servizi».
Poi, sul finire di febbraio, un nuovo incontro con i sindaci con i Comuni dell’Ambito S4 rinviato al 4 marzo. Da quel momento in poi tutto si blocca: «Con la sopraggiunta emergenza sanitaria – si legge nel documento – non è stato più possibile produrre ulteriori atti per il nuovo Ambito». Il virus stoppa il Piano di Zona che, da quasi nove mesi, non ha elaborato nulla di nuovo. Adesso la predisposizione degli atti per dare avvio al tanto atteso Ambito sarà affidata al dirigente del settore Tecnico. Una scelta adottata dalla giunta «per snellire i processi e velocizzare la produzione degli atti» d’un Piano di Zona fermo al palo da nove mesi a causa della pandemia. E finito anche al centro di un giallo, con la nomina di Oreste Pignatari come dirigente responsabile dieci giorni prima del regolare bando che il Comune di Battipaglia aveva indetto. La storia finì al centro delle polemiche e di numerosi attacchi del consigliere comunale Valerio Longo.