Progressioni verticali: si va in tribunale. La Cisl denuncia il Comune di Battipaglia per comportamento anti sindacale. L’udienza a giugno.
La Cisl denuncia il Comune di Battipaglia. Lo scontro tra i sindacalisti e l’amministrazione comunale finisce in tribunale. Per capire le ragioni della vicenda bisogna fare un salto indietro ad aprile di quest’anno, quando l’organizzazione sindacale minacciò di agire per le vie legali in seguito al mancato coinvolgimento sul regolamento delle progressioni verticali. Sulla scrivania della sindaca Cecilia Francese arrivò una nota firmata dal segretario generale della Cisl Salerno, Miro Amatruda nella quale quest’ultimo lamentava la mancata informativa preventiva, e il relativo confronto, sul regolamento adottato dalla giunta comunale lo scorso 24 febbraio relativo alle progressioni verticali con procedura comparativa, quelle utili ai dipendenti di un Ente di passare di categoria.
«Tale atteggiamento viola le corrette relazioni sindacali – scrisse nella nota Amatruda -. Si chiede la sospensione del regolamento e la convocazione per il necessario confronto allo scopo di migliorare quanto deliberato, tenendo conto delle istanze delle organizzazioni sindacali e della Rsu che rappresentano i lavoratori». Non fu dello stesso avviso Egidio Mirra, assessore con delega al Personale che fu categorico nella risposta: «Il sindacato ha preso fischi per fiaschi – commentò – perché per quanto riguarda le progressioni verticali, così come prevede il contratto collettivo nazionale, non ci troviamo di fronte a un elemento di pre-consultazione ma solamente di comunicazione. Quindi per noi va tutto bene e continueremo così».
Eppure adesso sarà il giudice a dover stabilire quale delle due parti avrà ragione. L’udienza, fa sapere Amatruda, è prevista per il mese di giugno. E a Palazzo di Città, di recente, è stata partorita una delibera di giunta in tal senso che autorizza il sindaco a costituirsi per resistere in giudizio presso il Tribunale di Salerno. «Prime delle elezioni – commenta Amatruda – ho goduto di buoni rapporti con l’amministrazione comunale. Non so cosa sia successo ora, ma sta di fatto che il contratto prevede un’informazione preventiva e il coinvolgimento dei sindacati per le progressioni verticali. Parliamo di personale interno all’Ente, non esterno. Loro sostengono che non rientra nella materia d’informazione, e allora noi abbiamo agito di conseguenza: denunciandoli per comportamento anti-sindacale. L’ultima parola, ovviamente, spetterà ai giudici».