Spariscono i contanti, il Comune corre ai ripari dopo lo scandalo cimitero. Solo pagamenti elettronici. L’Ente riduce le tariffe, e la sindaca non risparmia una stoccata all’alleato Giovanni Santomauro.
Via i contanti per evitare le “mazzette”. Il Comune di Battipaglia corre ai ripari dopo lo scandalo legato all’affaire cimitero che a luglio del 2020 portò all’arresto di un imprenditore e alla sospensione di due dipendenti comunali. La svolta riguarda il tracciamento delle transazioni. Qualsiasi pagamento sarà digitalizzato: parola di Carmine Salerno, dirigente dell’Ufficio tecnico di piazza Aldo Moro, fresco di proroga fino a ottobre 2022, che ieri mattina a Palazzo di Città, al fianco della sindaca Cecilia Francese, ha annunciato un’importante novità per quanto riguarda la gestione del cimitero: ogni pagamento sarà tracciato per evitare che girino contanti. Una scelta che negli uffici del Comune di Battipaglia s’è resa necessaria proprio in seguito all’inchiesta giudiziaria di due estati fa che fece luce sulle operazioni di polizia mortuaria divenute monopolio dell’imprenditore battipagliese Cosimo Melillo che eseguiva praticamente tutte le operazioni fuori dai canonici circuiti amministrativi. Una vicenda che tirò dentro pure Teodoro Loffredo, dirigente del servizio cimiteriale, e Ranieri Vitale, dipendente comunale. Da allora, assicurano i vertici dell’Ente, la figura di garanzia porta il nome del nuovo direttore del servizio: Franco Caforio.
«Quando c’è stata l’indagine – spiega la sindaca Francese – sono stata ascoltata dalle forze dell’ordine. Purtroppo abbiamo una carenza di personale spaventosa, e spesso abbiamo dovuto ricorrere agli interinali di Alba per le tumulazioni. Ora le cose stanno andando diversamente, e sicuramente il cambio di persone legate a quel servizio farà in modo che scandali del genere non si ripetano». E dodici anni dopo, l’amministrazione comunale potrebbe chiudere il capitolo legato al completamento del nuovo cimitero e ai concessionari in attesa della cappella o del risarcimento. Entro l’estate, fa sapere Salerno, via al bando da oltre 1 milione di euro per i lavori di completamento dell’ultimo lotto che prevede la realizzazione di 32 cappelle di tipo A (5 posti) e 24 cappelle di tipo B (10 posti). E la sindaca Francese non risparmia una stoccata al suo alleato, l’ex sindaco Giovanni Santomauro. «I problemi nascono da un bando (quello del 2011, ndr) fatto male, con un autofinanziamento troppo basso, e con un ribasso fatto senza tener conto delle opere di urbanizzazione. Quindi quello che non va promesso è un ribasso rispetto all’appalto iniziale. Perché è da qui che sono scaturite tutte le problematiche relative ai concessionari in attesa della propria cappella o di un risarcimento: piano piano li stiamo chiamando, chi vuole la cappella la avrà, chi vuole il denaro anche».
E la prima cittadina, insieme al capo dell’Utc, annunciano anche importanti cambiamenti sui tariffari. «A partire già da oggi – commenta l’endocrinologa – il nuovo tariffario per il cimitero è già attivo. Restituiamo parte dei sacrifici sostenuti nei primi 5 anni di riequilibrio, durante i quali eravamo obbligati a tenere le tasse al massimo. Riuscimmo a malapena a ridurre di 200 euro l’estumulazione, non ci fu concesso altro». Un nuovo piano tariffario che prevede tariffe più basse rispetto agli anni passati per quanto riguarda le autorizzazioni, le concessioni cimiteriali, le nicchie, le operazioni di polizia mortuaria sui manufatti in concessione ai privati. Esenzione totale, questa la novità, per l’ingresso e l’uscita delle salme, per le autorizzazioni alla cremazione e per una parte delle operazioni di polizia mortuaria.