Antonio Visconti chiude la sua campagna elettorale dal palco di piazza Amendola dopo sette lunghi mesi. Sette, come le liste che è riuscito a mettere in campo in vista della tornata elettorale attesa per il 3 e 4 ottobre prossimo. Sette mesi «durissimi», così li ha definiti Visconti che, dopo la bufera mediatica per la frase pronunciata dopo un incontro tra candidati a sindaco, prova a dimenticare definitivamente l’episodio: «Contro di me l’unica arma possibile da utilizzare sono il fango e la menzogna. Ma non ci sotterra nessuno, ci hanno solamente dato maggiore forza per dare avanti. Adesso serve l’ultimo sforzo, e in questi mesi è stato bello confrontarmi con tutti, capire i problemi e le speranze di questi cittadini».
Poi, un pensiero ad alcuni alleati. «Un primo grazie deve andare a Gemma Caprino e a Vincenzo Inverso, che stanno combattendo due difficili battaglie. È anche e soprattutto per loro che dobbiamo vincere le elezioni». Infine, le tematiche che Antonio Visconti avrà più a cuore: «Ci sono tante battaglie da combattere. Prima di tutto l’ambiente, dopo la delibera di cancellamento dell’impianto di compostaggio, lavoreremo sin da subito per eliminare il fenomeno dei miasmi e per le bonifiche delle discariche. Ci sono trent’anni di cose non fatte, dobbiamo recuperare presto. E poi, con noi al governo nessuno rimarrà indietro: anziani, disabili, famiglie con problemi, bambini, bisognosi. Ho incontrato le persone che hanno bisogno e soffrono, mi hanno dato grandi lezioni. Ho avuto una squadra grandiosa in questi mesi, e ringrazio tutti, a partire dallo staff, per aver rinunciato al loro tempo per cullare un sogno».
Al termine del comizio, accompagnato dalla moglie e dal figlio, Visconti è sceso dal palco visibilmente commosso e facendosi trascinare dalla folla s’è diretto verso il comitato elettorale di via Italia. 168 i candidati al Consiglio Comunale che lo accompagneranno al 1° turno lo sfidante numero della sindaca uscente Cecilia Francese.