Battipaglia chiama Eboli. La sindaca Cecilia Francese scrive al nuovo commissario cittadino ebolitano, il super poliziotto Antonio De Jesu. «C’è bisogno di un incontro urgente sull’impianto di compostaggio».
La sindaca Cecilia Francese chiama il super poliziotto Antonio De Jesu. E chiede un incontro urgente per discutere dell’impianto di compostaggio situato nella vicina Eboli. È quanto emerge da una lettera inviata dalla prima cittadina battipagliese e indirizzata al nuovo commissario Prefettizio di Eboli, insediatosi l’1 dicembre scorso dopo le dimissioni del sindaco Massimo Cariello. Dalle recenti indagini, infatti, la magistratura ha accertato che all’interno della struttura il quantitativo di rifiuti lavorato supera di gran lunga quello autorizzato. E, molto probabilmente, la causa dei miasmi che affliggono da diversi anni la città di Battipaglia è da ricercare all’interno della struttura inaugurata nel 2015.
«Cinque anni fa – scrive Cecilia Francese – dopo una lunga trafila burocratica venne aperto un impianto di compostaggio ad Eboli, che lavora circa 25.000 tonnellate all’anno. Sin dal suo avvio ha causato enormi disagi soprattutto sotto l’aspetto delle emissioni odorigene. La stessa ditta che lo gestì per il primo anno avvertì che era necessario intervenire per risolvere il problema». Cattivi odori e cittadini chiusi in casa. «Periodicamente – prosegue la sindaca – l’intera città di Battipaglia è avvolta da effluvi disgustosi che costringono gli abitanti a rimanere chiusi in casa».
COMPOSTAGGIO: QUANDO PARTIRANNO I LAVORI DI ADEGUAMENTO?
Poi, l’elenco delle azioni messe in campo. «Abbiamo fatto presente più volte all’amministrazione di Eboli – sostiene la Francese – che era necessario risolvere il problema. I cittadini sono scesi in piazza a protestare civilmente ma con rabbia. L’amministrazione ha denunciato tutto alla magistratura». L’impianto, di proprietà del Comune di Eboli ma gestito dalla società Ladurner, non è mai stato chiuso. Nel 2019 ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di euro dalla regione per l’adeguamento, ma la gara ancora non è stata ancora appaltata.
Agli inizi del 2020 fu posto sotto sequestro dalla magistratura per aver superato il limite consentito di trattamento dei rifiuti organici, e più di recente, a seguito di alcuni rilievi dell’Arpac, sono emerse ulteriori irregolarità. E sul registro degli indagati sono finiti Massimo Cariello, Rosario La Corte, Angelo De Gregorio e Gianni Gallozzi. «C’è la necessità di fare il punto della situazione – conclude la sindaca – per capire se permangono impegni a carico del Comune di Eboli. Per affrontare questa annosa questione, chiedo un incontro urgente».
Dalle stanze del Comune di Eboli, la risposta è affermativa. «Ho bisogno di qualche giorno per approfondire una vicenda ancora a me sconosciuta – commenta De Jesu – ma confermo la mia piena disponibilità a incontrare la sindaca Francese, e a lavorare in sinergia per risolvere il problema». Anche il comitato “Battipaglia dice No”, da anni in lotta contro l’emergenza rifiuti in città, chiede un colloquio con il commissario: «Abbiamo chiesto un incontro – commenta Lida D’Angelo – perché già tre anni fa denunciammo pubblicamente alle autorità competenti la gestione dell’impianto di compostaggio. Soprattutto, ci preme sapere a che punto è il progetto di rifacimento finanziato dalla Regione Campania con 2 milioni di euro. Siamo fiduciosi nella disponibilità del commissario e confidiamo nel suo operato, perché oltre alla fase emergenziale, lottiamo quotidianamente con l’impossibilità di aprire le finestre».