Dopo l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti, circa la situazione dei conti pubblici del Comune di Battipaglia, ancora gravemente a rischio dissesto finanziario, dall’opposizione arrivano dichiarazioni al vetriolo nei confronti dell’amministrazione comunale: «Bugie da chi ci governa».
All’indomani della relazione pubblicata dalla Corte dei Conti, a seguito della quale lo spettro del dissesto finanziario, nonostante la fuoriuscita dalla procedura di riequilibrio arrivata per una mera questione matematica al termine dell’esercizio 2020, continua ad aleggiare tra le stanze del Palazzo. Le anomalie contabili, il drastico calo nella riscossione dei tributi, e i beni da 18 milioni di euro complessivi che Battipaglia non riesce a vendere da ormai 9 anni, continuano a destare preoccupazioni per l’organo di controllo dei conti. E l’opposizione va giù duro. «Per noi restano e resteranno bugie» tuona Maurizio Mirra, consigliere comunale in quota Civica Mente.
Che poi rincara la dose: «Come già affermato negli scorsi mesi, senza l’intervento dello Stato, non saremmo mai usciti dalla procedura di riequilibrio di bilancio. Tutto ciò perché non sono stati conseguiti gli obiettivi prefissati dalla Corte dei Conti, come l’alienazione di alcuni beni immobili – persino dichiarati in buoni condizioni -. Ma ancora, non c’è stata alcuna lotta all’evasione. Nemmeno il taglio delle spese è stato ritenuto adeguato dalla Corte, riduzioni dovute al semplice pensionamento sopraggiunto del personale. Lasciamo alla cittadinanza il giudizio su quanto affermato durante la campagna elettorale dal Sindaco».
Sulla stessa linea d’onda anche l’ex funzionario dell’Ente, e oggi consigliere comunale di “Liberali e Solidali”, Gaetano Marino: «Ciò che afferma la Corte dei Conti è quanto abbiamo sostenuto l’estate scorsa durante la campagna elettorale: senza l’aiuto dello Stato, arrivato in quanto Comune in deficit tra gli ultimi in Italia, il Bilancio non sarebbe mai stato risanato pur restando gravi le precisazioni sulle anomalie contabili e sugli obiettivi non raggiunti». Anche Antonio Visconti, sfidante durante le trascorse elezioni amministrative sconfitto al ballottaggio dalla sindaca Francese e oggi consigliere comunale d’opposizione, punta il dito contro l’amministrazione comunale: «La delibera parla chiaro – tuona il presidente dell’Asi: la sindaca non ha nessun merito per l’uscita dal piano di riequilibrio. Ma questo lo avevamo detto a più riprese durante la campagna elettorale, ma i cittadini, in buona fede, hanno ritenuto di credere a lei. Hanno mentito sull’unica cosa che non poteva avere riscontro: i conti del Comune. Era la solita bufala, ma il tempo è galantuomo e la verità prima o poi viene a galla».