Porte aperte al Municipio di Battipaglia, dove la sindaca Cecilia Francese e l’assessore Maria Catarozzo hanno illustrato alla stampa il traguardo della copertura del disavanzo. «Questa città sta finalmente rivedendo una luce che prima non aveva»
Quella del 16 giugno sarà una data che difficilmente i protagonisti dell’amministrazione Francese dimenticheranno. È infatti la data in cui il consiglio ha approvato il bilancio preventivo e il rendiconto al 31 dicembre 2020, andando così a «cristallizzare un risultato importantissimo, che segna la copertura del disavanzo». Un traguardo che la sindaca Cecilia Francese e l’assessore al bilancio Maria Catarozzo hanno celebrato in una conferenza stampa tenutasi stamane.
L’assessore ha affermato che si tratta del «primo passo per procedere a porre in essere gli atti per richiedere la fuoriuscita dal piano di riequilibrio, che sarà poi attestata dalla Corte dei Conti». Un’impresa che ha portato a compiere numerosi sacrifici nell’arco di questo mandato della dottoressa Francese, ma che è stata fortemente voluta per riportare una certa “normalità“, termine a cui più volte la sindaca s’è appellata durante la conferenza, tra i cittadini.
Un obiettivo da subito divenuto primario per l’amministrazione, quello di uscire fuori dal piano di riequilibrio, e portato a compimento con un anticipo di due anni rispetto al previsto. Cifre da risanare davvero considerevoli: ai 22 milioni di euro di debiti previsti dal piano, si sono poi aggiunti nel corso del tempo ulteriori 17 milioni di contenziosi fuori bilancio, per un totale di circa 39 milioni di euro. Un fardello che è gravato molto sulle spalle della città, specialmente negli ultimi periodi.
«Tanto lavoro è stato fatto e tanto ancora ce n’è da fare per fare chiarezza su altre situazioni debitorie che l’Ente deve ancora risolvere», ha sottolineato l’assessore Catarozzo, spiegando anche come tale risultato sia stato ottenuto senza dover ricorrere alla vendita di beni comunali, i cui introiti avrebbero di certo coperto l’intero disavanzo: «Alcuni di questi beni rappresentano l’identità della nostra città. Beni a cui, indipendentemente allo stato in cui riversano, i cittadini sono molto legati. Sono beni che, una volta usciti definitivamente dal piano, potranno essere utilizzati in maniera strategica».
L’ORGOGLIO DI CECILIA FRANCESE
«Non è solo un’operazione contabile, ma anche politica, che ci consente di guardare avanti. Ha reso trasparente l’attività del Comune». Parla con orgoglio Cecilia Francese, che rivendica anche la messa in ordine dei conti di Alba, «anche lì abbiamo fatto in modo che i debiti venissero fuori e li abbiamo affrontati». Su una cosa è certa la prima cittadina: tale operazione non sarà portatrice di consensi.
Nel dettaglio: «La gente cerca le fontane attive, che stiamo rimettendo in moto con nostri fondi. Cerca i marciapiedi e le strade sistemate, e ha ragione, a fronte di tasse pagate, che sono salate per obbligo di legge, a chiedere di più», e prosegue: «Ma se non avessimo risanato i debiti non avremmo potuto portare il Comune nelle situazioni in cui sta, e non potremmo poi, col prossimo mandato, riprogrammare come un Comune normale. Il nostro motto è questo, “Vogliamo una città normale”».
«ABBIAMO SENTITO TANTE SCIOCCHEZZE SUI CONTI DEL COMUNE»
La sindaca non si trattiene, e pur senza fare nomi, risponde alle critiche ricevute sulla questione bilancio: «Capisco che siamo in campagna elettorale, però sentir dire che avremmo potuto utilizzare quei soldi in modo diverso fa dubitare della credibilità di certe persone. Certo, se non avessimo avuto una massa debitoria avremmo potuto investire in politiche sociali, politiche giovanili, in cultura, purtroppo però dovevamo affrontare dei debiti».
«Abbiamo saldato i debiti facendo altri debiti? No. I soldi del sostegno finanziario sono a fondo perduto, e sono arrivati dopo che abbiamo risanato il bilancio e siamo andati a ritroso. Chi fa queste affermazioni non è preparato», prosegue Francese, che ha spiegato anche come 5 milioni di euro sia stati già messi da parte per eventuali nuovi debiti fuori bilancio che, come visto e accaduto durante il mandato, potrebbero emergere dopo anni di silenzio.
Nonostante l’impressionante disavanzo, la sindaca tiene a precisare come il Comune non sia stato con le mani in mano ma abbia comunque avuto modo di investire nelle scuole e nei quartieri, oltre che per la manutenzione delle strade cittadine. Gli occhi restano però puntati al futuro, tra Pics e scuola “De Amicis“, che diventi finalmente un polo culturale cittadino.
Cecilia Francese cita Papa Francesco e dice no alle inimicizie, in un momento in cui i veleni e le cattiverie devono restare fuori dalla porta: «Ora si può, si può partire attraverso il dialogo e il desiderio di rendere protagonista della storia di questa città il cittadino» e conclude: «Questa città sta finalmente rivedendo una luce che prima non aveva. Dopo i cinque anni di continuità, saremo in grado di affermarci ovunque».