Cambia il seggio elettorale dell’ex scuola “De Amicis”. L’edificio è totalmente inagibile: si vota alla scuola materna “Pio XII”.
Nell’ex scuola “De Amicis” di piazza Amendola non si vota più. È la proposta deliberativa dello scorso 8 aprile finita all’attenzione del responsabile dell’Ufficio elettorale dell’Ente di piazza Aldo Moro. La necessità di individuare una nuova ubicazione per gli storici seggi elettorali 4, 6 e 7 è nata in seguito alla relazione firmata dal dirigente del Settore tecnico, l’ingegnere Carmine Salerno, dopo che le verifiche di vulnerabilità sismica dell’immobile in questione, l’ex scuola elementare “De Amicis”, hanno dato esito negativo: con ogni probabilità i seggi verranno trasferiti alla scuola dell’infanzia “Pio XII” di via Indipendenza. L’edificio, da qualche mese, è totalmente inagibile e non può essere utilizzato per nessuna attività. Se fino all’anno scorso, i locali della “De Amicis” venivano adibiti regolarmente, per l’occasione, a sede per le mostre delle associazioni locali, per le conferenze stampa, per i congressi, se per un periodo la scuola elementare s’era trasformata nella casa del comitato ambientalista “Battipaglia dice No”, e della biblioteca comunale, adesso non è più utilizzabile.
L’EDIFICIO E’ TOTALMENTE INAGIBILE IN ATTESA DEL RESTYLING DA 7 MILIONI DI EURO
La “De Amicis” ha chiuso i battenti per sempre. Almeno fino alla riqualificazione prevista. La scuola simbolo di Battipaglia, situata nel cuore del centro urbano cittadino, a gennaio di quest’anno è stata dichiarata inagibile in seguito alla relazione stilata dall’ingegnere Paolo Belardi, accademico dell’università di Perugia al quale il Comune ha affidato le verifiche di vulnerabilità sismica per capire quali attività potessero continuare a svolgersi al suo interno fino agli interventi di adeguamento. Nessuna, purtroppo. Perché dalle analisi è emersa un’elevata vulnerabilità sismica dell’edificio che ha messo ko persino il piano terra, utilizzato tranquillamente fino all’estate scorsa per le manifestazioni ludiche di piazza. L’idea, per ora, è quella di trasformare l’edificio in un hub della cultura e della Dieta mediterranea, attraverso i fondi Pics. Sul piatto ci sono 7 milioni di euro, e 56mila euro da corrispondere al vincitore del concorso indetto dal Comune per la redazione del progetto di fattibilità tecnica. Una volta acquisito il progetto, infatti, si procederà con un appalto integrato per affidare sia la progettazione definitiva che quella esecutiva dei lavori, stando a quando si legge nella delibera dello scorso 12 gennaio.