Ieri sera si è tenuto il consiglio comunale monotematico sulla sicurezza a un mese dai violenti episodi di cronaca che hanno sconvolto la comunità battipagliese.
Un mese dopo i violenti episodi di cronaca il parlamentino si riunisce in aula. Unico argomento all’ordine del giorno: la sicurezza. Nella città capofila della Piana del Sele, bocciata per due anni consecutivi dal Ministero dell’Interno che l’ha esclusa dai finanziamenti per la videosorveglianza, sono attive appena 6 telecamere su 22, hanno fatto sapere dal comando dei vigili urbani, con l’aggravante che servono a poco o niente in quanto obsolete. E allora dopo le 9 auto incendiate in meno di 7 giorni, con i roghi cominciati in via Ripa, e proseguiti in piazza De Vita e via Palatucci, tutte per mano di piromani ignoti e mai identificati, e a seguito della rissa della settimana scorsa, avvenuta ai piedi del Municipio, nel cuore del centro urbano di Battipaglia, dove un giovane 19enne è stato pestato a sangue da un branco di ragazzi senza che nessuna vedesse nulla, la politica battipagliese prova a correre ai ripari.
Dall’opposizione, che ha richiesto a gran voce, il mese scorso, un consiglio monotematico per affrontare la situazione, sono arrivate dure critiche nei confronti dell’amministrazione comunale. Di recente, l’ex candidato a sindaco Antonio Visconti, oggi consigliere comunale in quota Partito Democratico, ha definito Battipaglia un territorio «allo sbando» con riferimento ai sopracitati episodi di cronaca, ai furti di rame avvenuti nella stazione ferroviaria e all’allarme sicurezza sulla fascia costiera sempre più abbandonata e incontrollata. Anche Maurizio Mirra, di Civica Mente, ha calcato la mano: «Agli aspetti meramente tecnologici, inoltre, va affiancata la necessità di adeguare le risorse umane: sia le forze di polizia sia il corpo della polizia municipale risentono di una cronica mancanza di personale che si riverbera soprattutto sul controllo del territorio, aspetto che maggiormente è percepito dai cittadini e che consente di agire sia in misura preventiva sia repressiva». La sindaca Cecilia Francese ha promesso maggiori investimenti per rafforzare la sicurezza in città, e proprio di recente, per far fronte alla carenza di organico, l’Ente di piazza Aldo Moro ha dirottato i fondi sul corpo di polizia locale. In assenza delle telecamere, la risposta è stata l’assunzione di due nuovi vigili urbani a tempo determinato per i prossimi 12 mesi. Forse ancora troppo poco nella città delle auto incendiate e dei pestaggi dinanzi al Comune.