Adolfo Lavorgna in comando da Cava dei Tirreni: il consigliere di Eboli, ex assessore per 10 anni e manager della Multyservices, lavorerà per l’Ente di piazza Aldo Moro. Settore? Probabilmente “Tributi”.
Il nuovo funzionario, Battipaglia lo pesca 7 km più a Sud. Il dipendente che, dal 1° febbraio, fino al 31 gennaio 2023, molto probabilmente s’occuperà del settore Tributi dell’Ente di piazza Aldo Moro, è un consigliere comunale di Eboli. Si chiama Adolfo Lavorgna, commercialista 54enne ebolitano, eletto ad ottobre dello scorso anno nella lista “Città del Sele”, a sostegno del sindaco Mario Conte, con 198 voti e già dipendente del Comune di Cava dei Tirreni dove, tra le altre cose, è responsabile del procedimento per la bonifica della discarica “Cannetiello”.
Percorrerà 37 km in meno per espletare la sua doppia funzione: da martedì prossimo si avvicinerà notevolmente al suo comune di residenza, dove continuerà a svolgere il ruolo di consigliere comunale, e contestualmente sarà alle dipendenze dell’Ente di piazza Aldo Moro. Destini che s’intrecciano, quelli di Eboli e Battipaglia: Antonio Corsetto, che nella città capofila della Piana del Sele è vigile urbano, è stato scelto anche come assessore nella giunta “contiana”. Viceversa, anche Lavorgna dal 1° febbraio sarà a servizio delle due comunità nella doppia veste di consigliere e funzionario. Una doppia veste a lui già familiare. Nel 2005, il sindaco di Eboli Martino Melchionda lo volle fortemente in giunta con sé.
PER QUASI DIECI ANNI AL FIANCO DEL SINDACO MELCHIONDA
Ci rimase per 9 anni e mezzo, Lavorgna, al fianco dell’avvocato e primo cittadino ebolitano come assessore alle finanze, guadagnandosi anche la “medaglia” di primo eletto nel 2015 durante il secondo mandato Melchionda, con oltre 500 voti di preferenza raccolti. Nel mentre, il commercialista trovò pure il tempo di ricoprire il ruolo di amministratore unico della Multiservizi, la società in house che ad Eboli gestiva parcheggi ed impianti sportivi, prima che fallisse causando all’Ente un danno erariale da circa 600mila euro. Uno scandalo giudiziario che portò 21 tra dirigenti, funzionari, e amministratori ad essere citati in giudizio. Alcuni, negli anni successivi, sono stati anche condannati. Attualmente ben 12 sono sotto processo. Solo Lavorgna è riuscito a salvarsi: ad oggi non compare in nessun procedimento.
DA CAVA DEI TIRRENI ALL’ENTE DI BATTIPAGLIA: IL DOPPIO RUOLO DEL CONSIGLIERE LAVORGNA
Quando calò il sipario sull’era Melchionda, nel 2015, Lavorgna tentò pure la corsa alla fascia tricolore candidandosi alle primarie del Partito democratico in città: la spuntò Tonino Cuomo, e durante il quinquennio targato Massimo Cariello, il commercialista ebolitano salutò la scena politica locale per “trasferirsi” a Cava dei Tirreni, come funzionario amministrativo del Settore igiene e tributi. Il ritorno in politica c’è stato a ottobre dell’anno scorso, quando è risultato tra i sei consigliere eletti in “Città del Sele” il progetto fortemente voluto dal deputato Federico Conte che, alle recenti amministrative battipagliesi, ha pubblicamente appoggiato la sindaca Cecilia Francese al ballottaggio tramite l’ex candidato a sindaco Carmine Bucciarelli. Adesso Lavorgna verrà acquisito in comando dall’Ente di piazza Aldo Moro e sarà inquadrato come categoria “D”, quella riservata ai funzionari e ai dirigenti laureati, che svolgono attività specialistiche. Anche il trattamento economico sarà lo stesso: «il Comune di Battipaglia rimborserà al Comune di Cava de’ Tirreni le spettanze economiche corrisposte anticipatamente al dipendente a titolo di trattamento economico fondamentale, previa richiesta di rimborso da parte dell’Ente di appartenenza» si legge nella determina.