«Puc? Verrà rimodellato sulla scorta delle osservazioni della cittadinanza e degli uffici comunali». La Sindaca Cecilia Francese motiva le ragioni dietro l’annullamento della delibera d’adozione
Si riavvolge il nastro per quanto riguarda il Puc, il Piano Urbanistico Comunale. Nell’attesa conferenza stampa tenutasi questa mattina a palazzo di città, la prima cittadina di Battipaglia, Cecilia Francese, ha motivato le ragioni che hanno portato la giunta comunale ad annullare in autotutela la delibera d’adozione del tanto agognato Piano.
Alla presenza dell’architetto Nicola Vitolo e dell’assessore Egidio Mirra, la Sindaca ha spiegato: «Quando abbiamo presentato il Puc alla cittadinanza con i redattori ho parlato di proposta di Piano. Eravamo disponibili a contributi e modifiche provenienti dai cittadini, dalle associazioni, dagli imprenditori. Eravamo disponibili a “stravolgere” il Piano, consapevole che il contributo che arriva da cittadini e imprenditori debba essere rilevante».
Il dibattito relativo al Piano ha riscontrato dei rallentamenti: «Per via del Covid quella fase d’ascolto s’è subito interrotta e alla fine è in parte mancata. Abbiamo distribuito dei questionari per avere conto delle esigenze e delle idee di chi vive questa città, proprio perché non potevamo stare fermi tutto questo tempo. È venuta fuori questa proposta».
Numerose sono state le osservazioni giunte relativamente a questa proposta di Puc: ben 160. Alcune delle quali «arrivate dai nostri stessi uffici» ha sottolineato Francese. Di conseguenza «abbiamo pensato che forse la soluzione migliore sarebbe stata quella di revocare la delibera d’adozione e dare mandato a MATE (la società che s’è aggiudicata la gara, ndr) di rivisitarlo tenendo conto di queste osservazioni».
Nonostante le aspre critiche giunte negli ultimi giorni, l’amministrazione capeggiata dalla Sindaca Francese intende approfittare di questa fase di “rimaneggiamento” del Puc per apportare migliorie: «Non ho la presunzione di dire che sarà il miglior Piano Urbanistico, ma sicuramente un piano più adeguato alle esigenze».
«Fare un Puc dopo cinquant’anni non è semplice, abbiamo discusso a lungo di questa decisione. Ci dispiace che l’opposizione abbia soltanto puntato il dito», questa la chiosa della Prima cittadina. Di certo l’attenzione relativa al tema Puc, in ogni caso, non s’affievolirà dopo questa conferenza, in un dibattito che continua ad essere molto caldo.