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A Battipaglia si voterà il 10 luglio per eleggere il Forum dei Giovani, ma dall’opposizione denunciano: «Il disciplinare non è stato adeguato al nuovo regolamento»

È deciso, apriranno il 10 luglio prossimo, dalle 8:00 del mattino e fino alle ore 21:00, le urne per eleggere il nuovo Forum dei Giovani a Battipaglia. A sancirlo è stata la sindaca Cecilia Francese in persona, in seguito all’approvazione delle modifiche al regolamento varato in consiglio comunale lo scorso 4 aprile. Ad essere eletti saranno 19 consiglieri.

«Si tratta di un impegno mantenuto da parte dell’amministrazione comunale. Il lavoro dell’assessore alle Politiche Sociali Francesca Giugliano con la consigliera delegata alle Politiche Giovanili Angela Ventriglia e il delegato al Forum Lorenzo Forlano, è stato premiato», fanno sapere dall’amministrazione comunale.

POLEMICHE SU DATA E UNICO SEGGIO ELETTORALE

Tuttavia la marcia verso le elezioni di questo forum, di ritorno in città dopo otto anni, è intaccata da varie polemiche che arrivano proprio dal Palazzo di città. A far discutere già negli scorsi giorni è stata proprio la data scelta per la corsa al voto, giudicata poco adatta affinché una fetta quanto più ampia di elettori di riferimento, i giovani, possa prendervi parte.

Criticità in tal senso le ha espresse anche il consigliere d’opposizione Alessio Cairone.

IMMEDIATA E MARINO: «DISCIPLINARE NON ADEGUATO AL NUOVO REGOLAMENTO»

Tuttavia quelle relative alla data scelta per il voto e la presenza di un unico seggio elettorale non sarebbero le uniche criticità relative a questo Forum dei Giovani. In merito al disciplinare che sarà applicato per queste elezioni, il consigliere d’opposizione Azzurra Immediata denuncia: «Non è stato adeguato al nuovo regolamento». Proprio immediata, insieme al consigliere Gaetano Marino, anche lui all’opposizione, ha confrontato tale disciplinare individuando delle incongruenze con il regolamento approvato.

Immediata dunque ha espresso forti dubbi e perplessità anche in sede di consiglio comunale, e dice: «Non è una questione di date, ma non è questo un modo di fare di un’amministrazione razionale. Non possiamo prendere in giro le persone, a questo punto sarebbe stato meglio lasciare tutto invariato, considerati i tempi stringenti per le elezioni».

Per il consigliere Marino invece, il disciplinare sarebbe «superfluo. È stato deciso di tenerlo in vita, ma non è stato adeguato. Perché, quando nella delibera s’imponeva agli uffici di adeguarlo?». Sono varie le incongruenze che i consiglieri hanno notato tra il disciplinare ed il regolamento, tra questi c’è la questione del voto aperto ai minori: «Nell’avviso si parla di un solo genitore, mentre nel regolamento si parla di due. Se un giovane votante si dirige al seggio con un solo genitore potrà votare?».

Non solo. Altra incongruenza tra i due documenti sarebbe da individuare nei limiti d’età per elettorato attivo e passivo. «Senza escludere l’assenza di un minimo di percentuale di validità. Ci sono 12mila aventi diritto, ma se dovessero presentarsi in venti alle urne, il referendum sarebbe comunque valido? – s’interroga Marino – Non si possono partorire situazioni così scandalose».