L’incompiuta al cimitero di Battipaglia “festeggia” dieci anni. Con oltre sessanta famiglie in attesa di loculi e cappelle. E di essere pagati. Perché nel 2010, quando l’allora sindaco Giovanni Santomauro mise a disposizione 12 milioni di euro per realizzare le edicole funerarie, sulla scorta di quel denaro, i concessionari si fecero avanti siglando contratti con l’Ente e iniziando pure a pagare. L’anno successivo, nel 2011, la gara d’appalto se l’aggiudicarono la “Tecno Building” e la “Vivai Piante Sica” con un ribasso del 35%.
Fu in quel momento che i concessionari, alcuni dei quali non avevano ancora finito di pagare bloccando di fatto la realizzazione dell’opera, chiesero al Comune la restituzione. Non fu dello stesso avviso il Comune che, a causa di alcune varianti in corso d’opera, rimandò la restituzione al termine dei lavori qualora fossero avanzati dei soldi. Si andò avanti per altri sette anni, fino al 2018. Poi, dei lavori, nemmeno l’ombra. Adesso, però, qualcosa s’è sbloccato.
A Palazzo di Città si corre ai ripari. L’Ente s’è opposto agli oltre sessanta decreti ingiuntivi, sostenendo che la somma richiesta dai creditori fosse in realtà minore. «I concessionari – spiega Stefano Romano, assessore alla legalità – hanno chiesto la somma del ribasso indietro. Per molti c’è un accordo: la somma è dovuta, ma minore. In caso di accordo i decreti d’ingiunzione verrebbero annullati, insieme alle spese». Il Comune cerca un accordo con i creditori.
«L’accordo – conclude Romano – riguarda anche chi non ha fatto ricorso. Sia attende ora la determina per verificare la cifra esatta che dobbiamo versare». Una sorta di patteggiamento? «Proprio così – spiega l’avvocato Paola Contursi –. Un giudice, tramite un provvedimento interlocutorio, ha detto che le richieste dei creditori sono fondate. Una proposta transattiva che porterebbe alla restituzione di almeno il 70% del totale. Credo che abbiano capito che a livello giudiziario può essere una batosta».
Alla luce di questo provvedimento, dunque, il Comune sta cercando di tamponare. E adesso Cecilia Francese, e l’ex sindaco Giovanni Santomauro, dovranno pure testimoniare. «Il provvedimento più interessante – prosegue la Contursi – è l’interrogatorio formale di Cecilia Francese e la testimonianza di Giovanni Santomauro che per la prima volta saranno chiamati in aula. Sarà interessante capire cosa diranno».
Gli atti sono stati completati, ma giacciono nei cassetti di Palazzo di Città ormai da diversi anni. In attesa che i lavori ripartano. «Contiamo di farli riprendere a fine ottobre – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Pietro Cerullo –. Abbiamo concordato una delibera di ripresa dei lavori con l’ingegnere Carmine Salerno». Al nuovo cimitero di Battipaglia, con l’area dell’ingresso e del parcheggio divenuta terra di nessuno, tra erbacce e sporcizia, s’attendono le nuove cappelle. Ché il riposo dei defunti ha già aspettato troppo.