Insediatasi alla fine del 2017, la Consulta Disabili rappresentava un traguardo importante per l’amministrazione retta da Cecilia Francese. All’epoca c’era l’assessore all’area sociale Michele Gioia tra i componenti. Oggi quel ruolo è ricoperto da Rosaria Caracciuolo. Da qualche mese, però, i rapporti tra Anna Bruno (presidente della Consulta), Rossella Speranza (vicepresidente e consigliere comunale) e l’amministrazione si sono acuiti.
Consulta Disabili: i fatti
Tra le tante cose che mancano a Battipaglia c’è pure il regolamento per la sosta e per il rilascio dei contrassegni che la città aspetta da 20 anni. A giugno del 2018, la bozza del regolamento fu approvata ma la normativa non è stata mai resa effettiva dall’amministrazione. Ecco perché Speranza e Bruno hanno deciso di rompere con l’amministrazione.
“Con la consulta abbiamo lavorato tanto. Ci siamo fermati qualche mese fa perché i nostri lavori erano resi vani dall’amministrazione che non se ne interessava. Oggi leggo che l’assessore in commissione dice che grazie a lei la consulta è tornata a regime” si legge in un comunicato della consigliera Speranza. “Non è così. La consulta – prosegue – volutamente ha rallentato gli incontri, perché ha messo in campo tante cose e ha realizzato solo quelle dove l’amministrazione non era necessaria. Le altre sono state dimenticate dalla sindaca e dal nuovo assessore“.
Poi la stoccata all’assessore: “I progetti nelle scuole e con i commercianti, la “Città inclusiva”, il PitBat3, il censimento delle barriere architettoniche, gli incontri con i referenti dell’Asl per delineare linee guida comuni per il rilascio dei contrassegni, la battaglia sui parcheggi. Tutto questo non sarebbe potuto essere fatto se la Consulta, da sola, non si fosse messa da sola “a regime” già due anni fa“.
La posizione di Anna Bruno
Anna Bruno, alla fine del 2018, denunciava: “Un’amministrazione distratta e insensibile. E selettiva. Selettiva perché nonostante la consulta, ormai molti mesi fa, abbia approvato, con l’aiuto di specialisti, un regolamento per il rilascio dei contrassegni e la concessione dei parcheggi riservati, non solo non ha mai dato seguito a tale approvazione ma continua, come ormai nel suo stile, a fare “a chi figlio e a chi figliastro” facendo realizzare i parcheggi solo a chi continuamente compulsa con le proprie richieste nelle stanze della sindaca“.
E oggi rincara la dose, alla luce del verbale della III commissione consiliare riunitasi il 2 aprile scorso: “L’amministrazione sembra che consideri la consulta per i problemi dei disabili come una palla al piede, non potendola gestire a suo piacimento. L’assessore prima di fare queste farneticanti affermazioni avrebbe fatto bene a leggersi i verbali delle riunioni della consulta e il lavoro dalla stessa svolto, sin dal suo insediamento”. Il lavoro, quindi, sarebbe documentato ma è fermo negli uffici
Il lavoro prodotto dalla è documentato ma purtroppo tutto è fermo non si sa bene in quali uffici. La sensazione è che i membri della Consulta abbiano il dente avvelenato per il disinteresse dell’amministrazione verso la tematica. “Volutamente la consulta da me presieduta (che ripeto si riuniva anche due volte al mese) dopo aver elaborato una serie infinita di proposte, visto che le stesse poi rimanevano nei cassetti, ha deciso di chiedere all’assessore rendicontazione del lavoro svolto e a tutt’oggi nessuna risposta concreta oltre che parole di circostanza sono arrivate” conclude Bruno.