La Giunta comunale ha approvato l’iscrizione al bando “Educare in comune” per ottenere fondi utili per finanziare progetti ad offrire opportunità culturali ai giovanissimi
L’Ente Comunale s’iscrive all’avviso pubblico “Educare in comune”, promosso dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’approvazione da parte della Giunta comunale è arrivata su impulso del sindaco Cecilia Francese e dell’assessore alle Politiche Sociali Francesca Giugliano.
Il progetto “Educare in comune” intende finanziare iniziative che contrastino la dilagante povertà educativa, offrendo quindi un sostegno concreto per la realizzazione di opportunità culturali ed educative previste per i cittadini battipagliesi più giovani, al di sotto del 18esimo anno d’età. Tra le aree tematiche previste dal bando, il Comune ha provveduto a partecipare alle seguenti.
- Famiglia come risorsa: importo complessivo da finanziare per circa 240mila euro, da affidare alla Cooperativa Sociale “Fili d’erba” (Progetto “Battipaglia Famiglia in Comune“);
- Relazione ed inclusione: per un importo complessivo da finanziare per circa 290mila euro, affidato alla Cooperativa sociale “Il Cantico” (Progetto “Battipaglia Relazione in Comune”).
L’assessore Giugliano ha affermato: «In un momento così difficile per la nostra comunità, reso ancor più drammatico dalla chiusura della scuole, partecipare al bando del Consiglio dei Ministri ci consentirà di intercettare importanti fondi da destinare ai due progetti inoltrati. Purtroppo, non possiamo nascondercelo. L’impossibilità per i nostri bambini di potersi relazionare in modo continuo tra loro incide fortemente sulla socialità e sul carattere degli stessi. Senza ovviamente dimenticare come tale Pandemia abbia notevolmente inciso, aumentandole, le già evidenti differenze sociali».
«Il nostro obbiettivo è proprio questo: migliorare l’inclusione sociale dei bambini, attraverso la progettazione ed il coinvolgimento attivo del terzo settore per programmare servizi di supporto alle famiglie ed al contesto garantire l’integrazione e l’inclusione di tutte le fasce deboli. Perché non esistono differenze, ma tutti hanno il diritto ad essere tutelati. E’ nostra intenzione non lasciare alcuno indietro» ha detto in ultimo l’assessore.