Con l’inizio del consiglio comunale, che avrebbe votato l’approdo di 104mila metri cubi di cemento, tali da dare un tetto a 1.222 teste, è arrivata carica di ironia e sarcasmo la protesta di CivicaMente, che ha apposto dinanzi al portone di Palazzo di Città delle sacchette di cemento, insieme alle dichiarazioni della sindaca Cecilia Francese durante un suo comizio nell’ottobre del 2012.
A prendere la parola durante la composta protesta, l’esponente di CivicaMente, Valerio Giampaola, accompagnato da Ugo Tedesco: «Abbiamo pensato di fare questo regalo al Comune di Battipaglia, le cui casse comunali sono in una situazione drammatica tale da dover recuperare come al solito sul cemento, e quindi abbiamo pensato di contribuire con qualche sacchetta».
Lasciando da parte l’ironia, Giampaola asserisce: «Pensiamo sia ora di prendere una linea diversa per la città, quella che la sindaca Francese prometteva già nel 2012 nei suoi comizi, che passa per il P.U.C. e non per quattro autorizzazioni per un impianto volumetrico di cemento enorme, prima dell’approvazione di un piano urbanistico. Se questa è l’amministrazione che cambierà il volto di Battipaglia, che lo faccia prima con un piano, prima di approvare l’autorizzazione o un impianto volumetrico così grande, magari sottoponendolo proprio a quel piano. A quanto pare la scelta è diversa, è quella di impiantare prima questo cemento e questi palazzi, e questo ci fa già capire l’importanza che quest’amministrazione dà al piano urbanistico. Evidentemente sarà utile per fare i sensi unici».
L’esponente dell’associazione aggiunge: «CivicaMente non si schiera contro chi lavora onestamente nell’imprenditoria e nelle costruzioni, non è il cemento il punto. Il punto è che stiamo ancora una volta costruendo e sostituendo quello che è fermo con dei palazzi, lo stiamo facendo in una città che perde demograficamente da quindici anni e continua a costruire nonostante ci siano delle case vuote. Chiediamo ai costruttori per bene di investire sul riuso. Pensiamo ai restauri delle case che ci sono a Battipaglia, e proviamo magari con un piano urbanistico a dare armonia a una città brutta, che resterà brutta per tanto tempo se continueremo a ragionare con queste sacchette. Ci teniamo a dire questo al consiglio comunale, che si appresta a fare l’ennesima schifezza».