Il caso Eboli sui banchi del Parlamento. A tre mesi dalle prossime elezioni comunali, il deputato di Leu Federico Conte ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Luciana Lamorgese richiedendo una commissione d’accesso al Comune per verificare eventuali rapporti con la criminalità organizzata. Dal mondo della politica locale non sono tardate ad arrivare le prime reazioni.
«Un tentativo di inquinare il clima elettorale» è questo il commento laconico del sindaco Massimo Cariello all’indomani dell’interrogazione parlamentare presentata da Federico Conte (Leu). L’avvocato ebolitano ha portato all’attenzione del ministro Luciana Lamorgese una serie di eventi succedutisi negli ultimi cinque anni: dalle ombre sulle gare pubbliche affidate dal Comune di Eboli alla concessione di certificati di residenza falsi in cambio di voti alle primarie del PD, fino alle recenti intimidazioni avvenute nell’Assise cittadina ai danni di consiglieri di minoranza.
IL SINDACO CARIELLO: «TENTATIVO DI INQUINARE LE ELEZIONI»
Un quadro preoccupante quello tracciato dal deputato Federico Conte che ha messo Cariello sulla difensiva: «Ho inviato una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno e alla Prefettura – dice il primo cittadino – denunciando il clima di minacce e intimidazioni col tentativo di inquinare le imminenti elezioni comunali».
Una mossa politica che potrebbe avvelenare la prossima campagna elettorale: «Federico Conte immagina di fare scandalo su vicende in cui lui stesso è coinvolto come avvocato di chi ha denunciato la vicenda – prosegue Cariello -. Interessi privati si celano dietro questa iniziativa, e ho già avvisato la presidenza del Consiglio dei Ministri».
LE POSIZIONI DI CARDIELLO E PRESUTTO
Non è dello stesso avviso Damiano Cardiello, consigliere d’opposizione in quota Forza Italia, e prossimo sfidante di Cariello alle elezioni comunali del 2020. «Abbiamo lanciato l’allarme – dice – sul tema della legalità in tempi non sospetti. Ci avviciniamo alle elezioni comunali con la consapevolezza che lo scontro politico con il “sistema Cariello” sarà aspro e avvelenato. La risposta del Ministro aiuterà a capire di che cosa stiamo parlando, nel frattempo continueremo a lavorare per offrire una classe dirigente che guardi davvero agli interessi collettivi».
Su tutte le furie, invece, il consigliere comunale Giancarlo Presutto, prossimo candidato al consiglio regionale: «Sono disgustato da questa politica – scrive in un post su Facebook – . Un onorevole che non sa nemmeno dove si trova Eboli sulla cartina geografica ha infangato il nome della città. Un gesto vile e gratuito che viene da un onorevole che sul territorio non c’è mai stato e a ridosso delle prossime elezioni comunali. Eboli vi boccerà».