Franco Falcone e Pietro Cerullo non nascondono il dialogo con Fratelli d’Italia ma precisano: «Il gruppo consiliare non si tocca, restiamo all’interno di “Etica”».
«Il gruppo consiliare non si tocca». Parla Francesco Falcone, ex presidente del consiglio comunale durante il primo quinquennio di amministrazione Francese, e oggi tra i banchi della maggioranza eletto per la sesta volta dal 1994 ad oggi. Nonostante i dialoghi, oramai ufficializzati da entrambe le parti, con i vertici locali di Fratelli d’Italia, Falcone assicura che non c’è nessuna intenzione di costituire un gruppo consiliare che risponda al partito di Giorgia Meloni. «La nostra (sua e di Pietro Cerullo, ndr) è una scelta individuale. Stiamo ragionando con Fratelli d’Italia, inutile nasconderlo. Ma il gruppo in consiglio comunale non si tocca. Poi ognuno credo sia libero di simpatizzare o di farsi una tessera. Il gruppo di Etica rimarrà tale, il nostro percorso è qualcosa di personale».
Sulla stessa linea di pensiero anche Pietro Cerullo, ex assessore ai lavori pubblici e insieme a Falcone protagonista dei dialoghi intercorsi con Fratelli d’Italia negli ultimi giorni. «C’è l’intenzione della dichiarazione di appartenenza, ma non c’è nessuna intenzione di costituire un gruppo consiliare di Fdi per una questione di correttezza e di equilibrio» aggiunge il consigliere comunale. Una tessera in tasca, quella di Fratelli d’Italia, che non infastidirebbe nemmeno le anime più a sinistra della variegata maggioranza Francese. Egidio Mirra, ex capogruppo del Partito democratico e volto storico dei dem in città, chiarisce: «La tessera in tasca non è un elemento discriminatorio per stare in coalizione. La coalizione rimane quella del patto elettorale: civica. Se poi ci dovessero essere prese di posizione da parte degli amici o del partito, il discorso cambierà».
Anche la prima cittadina Cecilia Francese chiarisce la natura civica dell’amministrazione: «La nostra storia – commenta – non ha mai vietato nessuno di avere una tessera di partito in tasca. Nella mia compagine ci sono persone del gruppo “Per”, ci sono persone che vengono fuori dal Pd che pur non avendo connotazioni di una volta rimangono persone di sinistra. In un comune possono coesistere forze politiche diverse, basta lavorare insieme su un programma costruito insieme. L’obiettivo, il nostro programma, ci terrà uniti. L’adesione a Fratelli d’Italia non è un problema».