Tempo di lettura: 2 minuti

Via ai lavori di rifacimento presso lo svincolo autostradale A2 di Eboli. La prima settimana sarà dedicata alle indagini geognostiche per le fondazioni, successivamente si procederà a effettuare le indagini di caratterizzazione ambientale. Il progetto dell’Anas prevede un investimento di oltre 16 milioni di euro.

Cominciano i lavori per l’adeguamento funzionale dello svincolo autostradale A2 di Eboli. La prima settimana sarà dedicata alle indagini geognostiche per le fondazioni, successivamente si procederà a effettuare le indagini di caratterizzazione ambientale. Il progetto dell’Anas prevede un investimento 16 milioni e 600mila euro totali. «Un’opera fondamentale per lo sviluppo della città di Eboli» così la definisce Fausto Vecchio, aspirante candidato a sindaco per le prossime elezioni comunali, ed ex assessore all’urbanistica per il Comune di Eboli durante l’era Cariello.

I tecnici dell’Anas, già da questa mattina, sono a lavoro per eseguire le indagini geognostiche. Per evitare che i 16 milioni di euro andranno persone bisognerà abbattere una villa. Gli esperti valuteranno dove posizionare le cosiddette “bretelle”, raccordi o varianti che dirsi voglia, per uscire o entrare dall’A2. La prossima settimana, invece, sarà dedicata ai pozzetti che indicano le criticità ambientali. «Si tratta di un’opera importantissima per lo sviluppo di Eboli che ho seguito in prima persona sin da quando sono stato eletto presidente del Consiglio Comunale e continuo a seguire da cittadino. La realizzazione di questa grande opera è il primo impegno che assumerò con la città nella prossima campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Eboli» ha affermato Vecchio, che quel progetto lo ha seguito in prima persona.

E tra le bretelle dell’autostrada dovrebbe sorgere anche la nuova caserma della polizia stradale, una volta che la villa da abbattere, che è già stata individuata ed è vuota attualmente, verrà demolita. Nella speranza che sia l’unica demolizione da eseguire, considerato che esposti, vecchi e nuovi, sono sulla scrivani del procuratore capo della Repubblica di Salerno, Francesco Borrelli.