Il Candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle, Matteo Zoccoli: «Decolonizzare Pontecagnano Faiano, aprire nuovi spazi di confronto, condividere idee contro un sistema di sopraffazione»
«Fare politica non significa mettere insieme 16 nomi su un foglio di carta, non significa essere più o meno bravi a convincere l’amico o il parente a seguirti in un percorso di un mese o due. Fare politica per noi significa sentire l’esigenza fisica di prendersi uno spazio, non per interessi personali, ma per condividerlo con gli altri, senza la volontà di prevalere a tutti i costi. La condivisione, lì dove per decenni c’è stata sopraffazione, è un esercizio anti-Sistema potentissimo e noi in questi anni abbiamo cercato come un mantra di promuoverla». A dirlo è Matteo Maria Zoccoli attivista storico del Movimento 5 stelle di Pontecagnano Faiano e designato dal gruppo locale e dalla coordinatrice del Movimento 5 stelle provinciale Virginia Villani candidato Sindaco.
«Il nostro percorso ha davvero uno scopo impronunciabile: decolonizzare Pontecagnano Faiano favorendo l’articolazione di una coscienza politica post-colonialista e intersezionale. Decolonizzare Pontecagnano Faiano significa estirpare le supremazie culturali e sociali che si manifestano con violenza più o meno evidente tra italiani e migranti, tra uomini e donne, tra centro e periferia. La completa assenza di queste sensibilità ha permesso negli ultimi decenni la moltiplicazione di ferite che hanno lacerato un tessuto sociale già sfibrato da politiche del lavoro fallimentari e inique, dalla completa assenza di politiche di edilizia popolare a favore della nebbiosa idea dell’Edilizia Residenziale Sociale, uno strumento con maglie troppo larghe per essere seriamente da bilanciamento. Noi vogliamo rispondere a questa necessità aprendo spazi di confronto per l’azione politica, proponendo teoria e approfondimento a un pubblico desideroso di narrazioni stimolanti, rianimando la ricchezza tematica e stilistica dei discorsi politici e culturali, e cercando un nuovo Gramsci, un nuovo Ken Loach o una giovane Greta Thunberg» prosegue Matteo Maria Zoccoli.
«Sono felice di affiancare il gruppo del Movimento 5 Stelle di Pontecagnano in questo percorso. Il MoVimento, grazie soprattutto al lavoro del Presidente Giuseppe Conte, ha avuto un’evoluzione naturale al proprio interno: si è aperto ad un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico. Siamo convinti che il Movimento 5 Stelle Pontecagnano Faiano possa affrontare al meglio questa sfida valutando e risolvendo i problemi del vivere comune», A dirlo è la Coordinatrice del Movimento 5 stelle in Provincia di Salerno Virginia Villani.
«La strada che ci porta qui oggi a chiedere una fiducia, non è stata semplice. Consapevoli di muoverci in un territorio politicamente tribalizzato, non vogliamo rinunciare all’esigenza di mettere sul piatto una visione diversa di città, una visione nata per frenare la “crescita” dopata dalla cannibalizzazione degli spazi comunitari, dove la cosa pubblica è usata come bancomat e dove imperversa una insopportabile assenza di risposte alle iniquità sociali. Se tutto questo significa misurarsi con le astuzie e le strategie dei volponi, noi non ci sottraiamo. Un’energia incredibile è presente a Pontecagnano Faiano, l’energia dei tanti cittadini che oggi non si sentono rappresentati da una finta polarizzazione. Le stesse persone che ieri erano insieme oggi si combattono, quelli che ieri si contrastavano oggi convivono sotto l’ombrello di un consenso costruito in laboratorio». A dirlo sono gli attivisti del gruppo del Movimento 5 stele di Pontecagnano Faiano.
Pontecagnano Faiano è stanca del partito personale, dei cambi di casacca a un mese dalle competizioni. Gli atteggiamenti camaleontici sono respingenti e allontanano i cittadini dalla Politica.
Il Movimento 5 Stelle c’è, è vivo e intende aprire a tutte le forze buone della nostra comunità. Chi vuole contribuire ad arricchire il paniere di riflessioni, di visioni e di proposte troverà oggi un partito sensibile e pronto ad accoglierlo senza limiti. La campagna elettorale è avvertita come punto di partenza e non un punto di arrivo, l’obiettivo vero è quello di riportare la politica vera in città. Il percorso che immaginiamo, con le giuste tensioni può riconsegnare, ai tanti cittadini oggi dimenticati, la dignità che meritano. Un’agenda politica troppo spesso plasmata ad uso e consumo degli imprenditori, deve lasciare il posto a un investimento di idee e risorse per riequilibrare percorsi di vita segnati dall’immobilismo sociale. Noi siamo tanti, loro sono pochi. La città del “Noi” alternativa all’idea di uomo solo al comando», concludono