Prosegue l’ondata di indignazione dopo il video del maxi-assembramento ad Avellino, insieme al primo cittadino Festa
Il sindaco di Pontecagnano Faiano Lanzara: «Scene pietose e misere»
Ha suscitato clamore e disappunto il video, diventato virale sui social, che ritrae il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, insieme a numerosi cittadini, in pieno contrasto alle misure di sicurezza, che, tra schiamazzi e cori nei confronti di Salerno e dei suoi abitanit. Ad intervenire è anche il primo cittadino di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara, che attraverso un post sulla sua pagina Facebook, apostrofa le scene come «pietose, misere, insopportabili».
«Questo sindaco canta come un capo ultras, disprezzando le regole che lui non solo dovrebbe rispettare ma è tenuto a far rispettare alla sua comunità. – scrive il sindaco Lanzara, aggiungendo – Lo fa in piena emergenza sanitaria, proprio mentre l’Italia intera cerca la strada per lasciarsi alle spalle una pandemia mondiale, nel timore di una seconda devastante ondata di contagi».
Il primo cittadino di Pontecagnano Faiano rivolge il proprio pensiero alle vittime della pandemia, e alle loro famiglie, senza dimenticare chi continua a rispettare le regole, le attività commerciali e partite Iva che stanno vivendo sulla propria pelle la crisi economica: «Questa storia proprio non mi piace così come non mi piace questo sindaco che non ha alcun rispetto per tutti noi. Un sindaco avrebbe il dovere morale di dare l’esempio, dovrebbe indicare la strada, dovrebbe rappresentare lo Stato, un sindaco è un sindaco, non un capo ultras».
Mentre il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, si dice sorpreso che Festa non abbia ancora rassegnato le proprie dimissioni, e l’esponente irpino delle Sardine, Claudio Petrozzelli, ha presentato una denuncia in Questura nei confronti del sindaco per aver esposto i cittadini al rischio contagio, Lanzara attende una «lezione esemplare» dal governo nazionale e regionale: «altrimenti valuterò nelle prossime ore se sarà necessario firmare una ordinanza che limiti la mobilità verso Avellino perché non consentirò a nessuno di mettere a rischio la mia comunità, figuriamoci se la faccio mettere a rischio da questo “uomo da palcoscenico”».