La singolare protesta arriva dall’associazione politica “Civicamente” che a pochi minuti dall’inizio del consiglio comunale, ai piedi del Palazzo di Città, ha lanciato un messaggio ai consiglieri di maggioranza: i loro volti sono stati appesi in piazza ricordando quanti voti hanno preso durante le scorse elezioni.
«State scegliendo di non scegliere» parla così Valerio Giampaola, segretario dell’associazione politica “Civicamente”, che ieri sera, in piazza Aldo Moro, pochi minuti prima dell’inizio del consiglio comunale, ha spiegato i motivi della protesta messa in atto dagli attivisti che hanno deciso di appendere i volti dei consiglieri comunali di maggioranza (sindaca compresa), ricordando quanti voti hanno raccolto durante le scorse elezioni, nel giorno in cui si sono apprestati a cambiare lo statuto comunale per sanare il Puc.
«Tra i vari punti all’ordine del giorno – commenta Giampaola – c’è il cambio dello statuto comunale voluto dalla maggioranza per sanare quel Puc fatto in maniera errata, approvato e adottato in giunta quando il Tuel dice chiaramente che sarebbe dovuto passare in consiglio comunale. L’amministrazione ha deciso, invece di sanarlo e portarlo in assise, di far votare questo cambio a tutta la maggioranza per favorire e permettere ai consiglieri comunali di non discutere più del Puc: hanno scelto di non scegliere».
Poi, Giampaola spiega anche i motivi dei manifesti: «Abbiamo deciso di mettere i loro volti nei manifesti per raccontare alle persone quanti voti hanno preso e quanto la loro rappresentanza sia in buone mani, perché i consiglieri che hanno preso centinaia di voti stanno decidendo di non esserlo più e di non avere diritto di parola su tutti gli atti di preparazione al piano urbanistico comunale, che è l’atto più importante perché scegli l’espansione e il futuro della città: 26 articoli modificati senza nemmeno leggerli alla città, questo vuol dire non rappresentare e non dare voce ai cittadini».