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Contribuenti morosi e uffici Imu e Tari all’osso: l’Ente s’affida ai privati per la gestione del servizio di riscossione. La “Maggioli Tributi” di Rimini per 12 mesi a Palazzo di Città.

Calo nella riscossione dei tributi e uffici Imu e Tari ridotti all’osso: il Comune corre ai ripari ed esternalizza il servizio. L’Ente di piazza Aldo Moro pesca 600 km più a Nord: sarà la società “Maggioli Tributi” di Santarcangelo di Romagna, comune emiliano di 22mila abitanti in provincia di Rimini, a controllare le entrate tributarie per i prossimi 12 mesi. È quanto emerge dalla determina dirigenziale, che porta la firma del dirigente del Settore tributi, Giuseppe Ragone, dello scorso 14 marzo. Imu e Tari, le tasse comunali sugli immobili e sull’immondizia, saranno affare riminese.

«Resta l’incubo del dissesto»: la relazione della Corte dei Conti fa tremare il Comune

Così hanno deciso a Palazzo di Città lanciando un primo chiaro segnale alla Corte dei Conti che, nella relazione pubblicata sul finire di dicembre 2021, evidenziò grosse lacune in materia fiscale. La capacità di riscossione del Comune di Battipaglia fu la vera pagina nera della relazione stilata dalle toghe napoletane che rimarcarono gravi flessioni: dal 2016, anno zero dell’amministrazione targata Cecilia Francese, quando la capacità di riscossione era al 78% si è arrivati al drastico calo del 2020 quando i contribuenti in regola col pagamento delle imposte era poco al di sopra del 50%. Un elemento di criticità che, unitamente al continuo ricorso da parte dell’Ente alle anticipazioni di liquidità, fece suonare il campanello d’allarme a Palazzo di Città. E adesso gli uffici di piazza Aldo Moro verranno così rinforzati: due nuove unità, per due giorni a settimana (quattro ore al dì), si occuperanno «del supporto specialistico per l’organizzazione dei dati e la gestione dei controlli tributari Imu/Tari» esclusivamente sotto le direttive del dirigente del Settore finanziario, Giuseppe Ragone.

50MILA EURO IN 12 MESI NELLE CASSE DELLA “MAGGIOLI”

Il prezzo da pagare, per farsi pagare, è di circa 50mila euro. È questa la cifra che il Comune di Battipaglia verserà nelle casse della “Maggioli Tributi”, già affidataria dell’assistenza dell’applicativo gestionale denominato J-Trib (un software pensato appositamente per la gestione completa dei servizi tributari) per la fornitura di supporto specialistico mediante unità lavorative dotate di dichiarata esperienza nell’utilizzo del sistema informatico in dotazione al Servizio tributi. L’organo di controllo dei conti, per i prossimi due anni, avrà i fari puntati su Battipaglia. Che per il primo anno dal lontano 2014, quando i commissari ottennero il via libera dalla Corte dei Conti per evitare il dissesto finanziario, è «aritmeticamente» fuori dalla procedura di riequilibrio. Incubo, quello del dissesto, che rimane ancora dietro l’angolo alla luce delle anomalie contabili riscontrate dai magistrati partenopei. Il primo passo verso la definitiva stabilità finanziaria, a Battipaglia, passa dagli uffici della riscossione tributi.