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Gli abusi edilizi denunciati dal Comune di Battipaglia finiscono davanti al Capo dello Stato. La proprietaria di un immobile (ritenuto abusivo dall’Ente) sito tra via Abruzzi e via Molise fa ricorso al presidente della Repubblica: giudizio traslato al Tar, deciderà il tribunale campano.

La “guerra” a tre tra proprietari, comproprietari e Comune finisce davanti al capo dello Stato. Gli abusi edilizi riscontrati dall’Ente di piazza Aldo Moro, che a febbraio dell’anno scorso ordinò la demolizione d’un fabbricato situato in via Abruzzi, nel cuore del rione Serroni di Battipaglia, finiscono sulle scrivanie del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

ABUSI EDILIZI, IL COMUNE ORDINE LA DEMOLIZIONE: SCATTA IL RICORSO

È la curiosa vicenda che ha interessato Maria Immacolata P. proprietaria a Battipaglia di un appartamento al piano rialzato, d’un garage, d’un androne e del sottoscala al piano terra ricevuti in donazione a maggio del 2014 che il Comune vorrebbe abbattere perché abusivi. Il 29 ottobre del 2020, in via Abruzzi arrivano i tecnici dell’Ente per un sopralluogo. Dal verbale redatto dai funzionari del Comune emergerebbero alcune irregolarità: l’opera sarebbe stata realizzata in assenza di permesso a costruire. E allora, qualche mese più tardi, dagli uffici di via Aldo Moro arriva l’ordine di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi in conformità agli strumenti urbanistici vigenti per l’immobile ritentuo abusivo. Rapporti di sopralluogo che, stando a quanto si legge nel ricorso presentato dall’avvocato cavese Vincenzo Lamberti, sarebbero sconosciuti alla ricorrente.

GIUDIZIO TRASLATO AL TAR: DECIDERANNO LE TOGHE CAMPANE

Il giudizio, successivamente, viene traslato al Tar Campania, sezione di Salerno, con il Comune di Battipaglia che si costituisce nel processo che coinvolge pure un’altra famiglia, comproprietaria di alcune particelle catastali tra via Abruzzi e via Molise. Dalla lettura dell’ordinanza, emerge chiaramente che le irregolarità edilizie contestate riguardano tutte le unità immobiliari del fabbricato, e quindi anche opere ed interventi estranei alla proprietà della signora P.. Sono 6, in particolare, i punti che l’Ente battipagliese contesta: l’unità immobiliare non sarebbe stata riportata nei titoli edilizi comunicati al Genio Civile; una parte che dovrebbe essere d’uso condominiale, quella dedicata al parcheggio, sarebbe divenuta di uso esclusivo dell’appartamento al piano rialzato; sul lato Nord, invece, ci sarebbe un nuovo ingresso che conduce alle scale condominiali mai autorizzato; lungo il lato Sud sarebbero state realizzate delle aperture non previste dai titoli edilizi; la sagoma del fabbricato, ancora, avrebbe comportato un incremento della superficie alle unità immobiliari e alla volumetrie non previste dai titoli edilizi; infine, non sarebbe presente il collaudo statico delle opere realizzate.

Queste le 6 ragioni che il Comune di Battipaglia, rappresentato dal legale Sabato Criscuolo, ha addotto per l’avvio del procedimento contro il fabbricato di via Abruzzi/Molise. La ricorrente, invece, insieme ad Angelina D.M., Teresa D.M., Vincenzo D.M. e Massimo D.M., sarà difesa dall’avvocatessa Fabrizia Rumma. L’ultima parola, per mettere fine alla guerra a tre, spetterà alle toghe salernitane del Tar Campania. Che già nei prossimi mesi potrebbero stabilire se l’immobile è abusivo.