Il tour di Matteo Salvini nel salernitano fa tappa pure ad Eboli. Nel pomeriggio di ieri, il leader del Carroccio è stato ospite nell’azienda agricola “Terra Orti“, presieduta da Alfonso Esposito, e ha fatto un patto con gli agricoltori: «Se la Lega vince in Campania, la prima cosa che farò è istituire l’assessorato all’Agricoltura».
Matteo Salvini fa tappa ad Eboli. E fa un patto coi lavoratori del settore primario. «Se la Lega vince in Campania, la prima cosa che farò è istituire l’assessorato all’Agricoltura» ha detto il leader del Carroccio durante la visita all’azienda agricola “Terra Orti”. Il numero uno della Lega prova a giocarsi le sue carte toccando un nervo scoperto in Campania. Nella Regione a forte vocazione agricola, col 45% degli studenti che sceglie le scuole agrarie, manca l’assessorato all’agricoltura. «Una cosa folle» l’ha definita Salvini nel corso del suo intervento. Che ha trovato gli scroscianti applausi dei senatori Grassi e Cantalamessa, e dei candidati salernitani alle elezioni regionali, Vicinanza e Santoro.
«DA NORD A SUD I PROBLEMI SONO UGUALI. SANATORIA? BOCCIATA»
«Da Nord a Sud – spiega Salvini – i problemi sono uguali. La settimana scorsa mi ha chiamato il presidente della provincia di Trento e mi ha chiesto una mano perché siamo in periodo di raccolta delle mele. Non abbiamo manodopera perché dalla Romania e dalla Moldavia, a causa del Covid, non rientrano». L’assenza di lavoratori e i famosi voucher che non possono essere utilizzati. E Salvini punta il dito contro la Cgil «Coldiretti, Confagricoltura e le industrie erano a favore – prosegue il senatore – ma allora chi si è schierato contro? La Cgil… ». E sulla sanatoria voluta dal ministro Bellanova nemmeno un passo indietro: «A seguito della sanatoria voluta dal ministro alle politiche agricole – conclude Salvini – i numeri sono stati ridicoli. Perché ha interessato solo le colf e le badanti. In agricoltura non ha inciso per nulla, perché continua la manodopera irregolare».
L’ANPI PROTESTA E LA DIGOS LI IDENTIFICA
Ad attendere Matteo Salvini, nella zona Santa Cecilia, c’erano i partigiani dell’Anpi. I militanti della sezione ebolitana hanno appeso diversi striscioni di protesta. «Dieci ragazzi. Uno striscione. Fermati dalle forze dell’ordine, identificati, e invitati a rimuovere lo striscione, hanno dovuto spiegare cosa fosse l’Anpi» scrivono i militanti dell’associazione antifascista. Il senatore leghista a Eboli è arrivato scortato, e nella sede di via Bagnolo a Eboli era ben scortato da macchine della polizia e dei vigili urbani che hanno svolto il servizio d’ordine più massiccio del solito a causa delle forti proteste avvenute a Cava e Salerno.