La recinzione di 95 metri che delimita i confini tra Eboli e Battipaglia allarma i balneatori: la stagione estiva è alle porte e i parcheggi potrebbero rappresentare uno scoglio per le attività.
La recinzione in zona mare che divide i comuni di Eboli e Battipaglia fa infuriare i balneatori che lanciano l’allarme per la prossima stagione estiva ormai alle porte: sarà caos parcheggi. I lavori in località Lago, ordinati dall’Ente di piazza Aldo Moro, sono terminati: 95 metri di recinzione in legno che serviranno a delimitare l’area gravata da uso civico lungo il confine delle aree di demanio marittimo di Eboli e Battipaglia, nella parte retrostante lo stabilimento balneare “B 38”. Un’azione resasi necessaria a seguito della comunicazione arrivati negli uffici comunali li scorso 24 giugno, nella quale il corpo della forestale aveva segnalato la rimozione illecita di una macchia mediterranea facente parte del complesso boscato della pineta litoranea ricadente in parte sul litorale ebolitano e in parte nel territorio battipagliese. Una richiesta con carattere d’urgenza che, nel giro di 9 mesi, è stata accolta completamente con la realizzazione della recinzione in legno. Nell’area utilizzata spesso e volentieri dai cittadini per lasciare l’auto e concedersi un bagno a mare non si potrà più parcheggiare. E adesso l’incognita della sosta rischia di diventare un problema a poche settimane dall’avvio della stagione balneare.
Angelo Adduono, titolare del Made in Italy, ha espresso il suo disappunto: «Purtroppo abbiamo scoperto dopo tanti anni che è una parte della nostra concessione, mia e dei colleghi del “B 38”, ricade nel Comune di Battipaglia. Abbiamo chiesto al Comune di Eboli il perché, considerando che si rincorrono più voci: chi dice che è un abuso chi invece dice che è una vicenda che interessa altri enti. La verità, per adesso, è che dal parcheggio è già area di Battipaglia. E che l’area pinetata è stata recintata, e adesso bisogna capire come fare per rimediare a questa situazione». Problemi sostanzialmente legati alla sosta. «Se quell’area è gravata da usi civici – prosegue Adduono – e come regola le auto non potrebbero proseguire più giù per parcheggiare allora c’è bisogno di trovare una soluzione per non ostacolare il parcheggio delle macchine. A monte manca un’area dove poter parcheggiare, e chi lavora in questo settore sa bene il danno economico che ne può derivare. Turisti e cittadini potrebbero essere meno invogliati a frequentare i nostri lidi, oltre al fatto che la recinzione è stata prevista solo per la pineta ma come regola sarebbe dovuta proseguire ancora per parecchi metri».