Codacons e Fiab mettono in guardi i Comuni sul rifinanziamento della pista ciclabile ribattezzata della “vergogna”. Soddisfatti ma allo stesso tempo preoccupati.
Pista ciclabile: il Codacons chiede chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul nuovo finanziamento da 21 milioni di euro per ampliare e adeguare il progetto. Pur non disdegnano l’iniziativa, che l’associazione a tutela dei consumatori definisce «meritevole di attenzione per rilanciare il settore del cicloturismo», il Codacons mette in guardia il Ministero sulle iatture del passato: «La pista – si legge in una nota – costata ben 12 milioni di euro, di fatto non è stata mai utilizzata dai ciclisti, con le associazioni di sportivi che ne hanno evidenziato errori tecnici. Sin da subito l’opera è stata poi lasciata all’abbandono, senza cura né manutenzione. Non a caso è definita la “ciclovia della vergogna”».
Un precedente che desta preoccupazioni, e che ha spinto il Codacons a chiedere chiarimenti: «Chiediamo al Ministero – conclude l’avvocato Pierluigi Morena – se il nuovo finanziamento sia stato preceduto da un approfondito studio sulle cause che hanno portato al fallimento del precedente progetto». Il dossier del Codacons è stato inviato alla Provincia e al Comune di Capaccio. Anche la Fiab Salerno, federazione italiana ambiente e bicicletta, mette in guardia i comuni sui possibili risvolti negativi. «Apprendiamo la notizia del finanziamento con soddisfazione ma anche con preoccupazione – dichiara il presidente Paolo Longo. L’opera costata svariati milioni potrà finalmente essere riqualificata ma le modalità, il procedimento e la progettazione che hanno portato a questo finanziamento ci sembrano ricalcare vecchie logiche, con il serio rischio che il passato si ripeta, e questo non ce lo possiamo permettere. La pista ciclabile dovrà dotarsi di un piano di mobilità ciclistica urbana, con una riprogettazione a bassa manutenzione, di un trasporto pubblico integrato e di una trasformazione della sp 175 in Ztl».