Viadotto “Asa”: sarà abbattuto e ricostruito. Entro l’inizio del 2022 i lavori dovrebbero essere completati. Due ditte s’aggiudicano la gara bandita dalla Provincia.
Ponte “Asa”: c’è l’’aggiudica dei lavori. La Provincia di Salerno, a breve, potrebbe scrivere la parola “fine” sull’annosa vicenda che riguarda il tratto sulla sp 175 di Pontecagnano Faiano. L’aggiudica, avvenuta già tempo fa, è stata resa pubblica nella giornata di ieri. Partiranno a metà settembre i lavori, così come da accordi, che prevedono la completa demolizione e ricostruzione del ponte “Asa”.
Lo scorso aprile, infatti, c’è stata una riunione con il prefetto di Salerno Francesco Russo, il presidente della Provincia Michele Strianese, il dirigente del settore “Viabilità e Trasporti, Domenico Ranesi e le associazioni di balneatori e commercianti, e il sindaco di Pontecagnano Giuseppe Lanzara, per chiedere di iniziare i lavori al termine della stagione estiva. Perché, stando al cronoprogramma della Provincia, i lavori si sarebbero dovuti concludere a fine agosto. Ma la richiesta degli operatori turistici, onde evitare di danneggiare ulteriormente la stagione balneare, già gravemente rovinata dal Covid-19 negli ultimi due anni, è stata quella di posticipare l’inizio dei lavori a settembre. Una proposta accolta all’unanimità, considerando che, una volta che i lavori partiranno, in quel tratto sarà praticamente impossibile transitare. I tempi di realizzazione previsti, fanno sapere da Palazzo Santa Lucia, sono di circa 4 mesi. Verosimilmente, dunque, per l’inizio del 2022, il nuovo ponte sarà completo.
I lavori di manutenzione straordinaria, e di adeguamento sismico, verranno affidati a due ditte: la RTI Giotto srl, con sede a Salerno, e la CMS srl di Nocera Inferiore. Che, nonostante si fossero piazzate seconde in graduatoria, hanno ottenuto l’aggiudica dei lavori grazie all’esclusione delle due ditte classificatesi al primo posto. 250mila euro è il prezzo totale per l’aggiudica, considerando il ribasso del 32,67%. Sino a quando i lavori non partiranno, il ponte “Asa” sarà particolarmente attenzionato. Dopo alcune prove di carico, infatti, la Provincia ha potuto constatare che la risposta non era per nulla soddisfacente. Che il rischio sismico era alto, soprattutto in relazione al considerevole transito di mezzi lungo quel tratto. Allo stato attuale, non può reggere oltre le tre tonnellate e mezzo. Una volta rifatto, spiegano da Palazzo Sant’Agostino, lungo il ponte del torrente potrà transitare qualsiasi mezzo e con qualsiasi carico. Un’odissea cominciata a novembre del 2019 con la chiusura al traffico del viadotto per problemi di staticità e sicurezza della struttura. Cinque mesi di completo isolamento per i residenti, attività imprenditoriali e commerciali. Poi, ad aprile 2020, in pieno lockdown, la parziale riapertura al traffico che scatenò non poche polemiche. Adesso s’attende la riqualificazione, che potrebbe restituire dignità anche all’intera fascia costiera di Pontecagnano.