Code interminabili, disagi dovuti all’assenza di una pensilina che ripari dalle piogge. Da mesi, a Battipaglia, come in tante altre città campane, si combatte contro il caos generato dalla pandemia da Covid-19 anche nella gestione delle Poste. E il caso finisce sui tavoli del Ministero.
La sindaca Cecilia Francese scrive alle Poste Italiane e chiede l’installazione di una pensilina all’esterno delle poste centrali di Battipaglia per ovviare ai numerosi disagi degli ultimi mesi. Code interminabili, e utenti costretti ad attendere diverse ore, sotto la pioggia, prima di entrare negli uffici. Mentre in estate, con le temperature che sfioravano i 40 gradi, i cittadini trovarono riparo sotto gli alberi dell’ex scuola “De Amicis”, rigorosamente distanziati a causa delle normative anti contagio, adesso con l’arrivo dell’inverno, e del maltempo, gli utenti sono stati costretti ad attendere diverse ore sotto la pioggia battente e senza nemmeno l’ombra d’un riparo. All’esterno delle poste centrali di via Matteotti, infatti, manca una pensilina per ripararsi dalle piogge. La richiesta scritta inviata dalla prima cittadina, però, non ha ancora ricevuto risposta.
«L’altro ieri ho dovuto richiamarli telefonicamente – spiega Cecilia Francese –. Mi hanno detto che la mia richiesta è stata inoltrata agli uffici tecnici. Ho chiesto anche che venga messo all’esterno un macchinario per prendere il numero, evitando di fare la coda per prendere il ticket all’interno, in modo che si è liberi di fare altri servizi in attesa del proprio turno. Mi hanno risposto che è difficile, perché si tratta di dispositivi elettronici che con l’acqua e il maltempo potrebbero guastarsi facilmente». Disagi che si sommano anche alla posta mai recapitata, come ha lamentato di recente una signora residente in via Garezzano.
«Ho fatto presente – continua la sindaca – che in alcune strade private, come quella di via Garezzano, la posta non arriva mai. Questo è un problema dovuto ai postini che cambiano ogni sei mesi, e molti di loro non conoscono le strade. Un tempo c’era il postino di quartiere, adesso la situazione è diversa». Un problema che sembrerebbe comune anche ai comuni limitrofi come Bellizzi e Olevano sul Tusciano, e del quale si starebbe facendo promotore l’Anci Campania. «Non è un problema solo nostro – conclude Francese -. La discussione inizialmente è stata sollecitata dal sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, che si è fatto promotore dell’iniziativa chiedendo al presidente dell’Anci, Carlo Marino, di fare una nota generale da parte di tutti i sindaci della regione».
E adesso il problema potrebbe finire sui tavoli nazionali. Il documento che i sindaci stanno elaborando sarà inviato al Ministero delle Poste, ed è pronta anche un’interrogazione parlamentare e una segnalazione al vice Ministro degli Interni Matteo Mauri. Una vicenda, quella dei disservizi postali, diventata insostenibile su tutto il territorio. E che nei prossimi giorni potrebbe arrivare a un punto di svolta.