L’opposizione guidata da Antonio Visconti boccia l’operato dei primi 100 giorni di amministrazione Francese. E chiede la testa dell’assessore Gabriella Catarozzo.
«I primi 100 giorni? Un fallimento». L’opposizione consiliare “viscontiana”, gli 8 eletti nelle liste dell’ex candidato a sindaco Antonio Visconti alle scorse amministrative, esce allo scoperto e attacca l’operato dell’amministrazione Francese bis. E sul tavolo della sala intitolata a Mimì Vicinanza, ieri mattina, durante la conferenza stampa indetta dall’opposizione, c’è pure una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore al Bilancio e vicesindaca Gabriella Catarozzo. La tiene tra le mani l’avvocato Giuseppe Provenza, di Campania Libera, e nei prossimi giorni verrà protocollata. «Stiamo ultimando alcuni dettagli – commenta il legale – ma la richiesta è in dirittura d’arrivo». Il motivo? La relazione che i magistrati della Corte dei Conti hanno stilato sul finire di dicembre, che ha fatto emergere le numerose criticità contabili ancora in capo all’Ente di piazza Aldo Moro nonostante la fuoriuscita dalla procedura di riequilibrio, per una questione aritmetica, sia stata ottenuta.
«La risposta arrivata nelle ultime ore da parte della sindaca – tuona Visconti – è l’ennesimo tentativo di confondere le acque e di sconfessare anche ciò che dicono i giudici, non noi. Intanto la città attende risposte dall’amministrazione su tanti fronti: sulla tematica ambientale, ed è notizia di pochi giorni fa la multa ricevuta dalla Regione per l’impianto di Tavernola; ancora non sappiamo cosa succederà su Alba, ma credo che siamo al tramonto: la società ha le ore contate; il Puc, dopo i primi 100 giorni, rimane ancora un mistero come in campagna elettorale e la riqualificazione della “De Amicis” probabilmente sarà affare del prossimo sindaco».
Poi, la stoccata sui beni che il Comune dovrebbe vendere e che versano in una situazione di degrado, nonostante la delegazione guidata dalla sindaca, a novembre dell’anno scorso, abbia riferito dinanzi alle toghe della Corte dei Conti che versano tutti in uno stato «di buona manutenzione». «Dai giornali – conclude Visconti – apprendiamo che il Macello versa in condizioni disastrose, e che nei 5 anni precedenti l’amministrazione non ha riqualificato l’area dell’ex Tabacchificio che ancora oggi ospita gli uffici di Alba e il comando dei vigili urbani. Non contestiamo il mandato popolare che ha ricevuto Cecilia Francese, ma non metteremo la testa sotto la sabbia di fronte a tali evidenze».
Cartellino giallo anche da Azzurra Immediata, unica donna tra i 9 consiglieri eletti in opposizione: «Dopo 100 giorni la città è ferma al palo – commenta l’avvocatessa -. Leggendo gli atti emerge un dato chiaro: manca una programmazione. E questo è un approccio che porta in un vicolo cieco. Quando la Corte dei Conti definisce “effimero” il risultato intende questo, una mancanza di strategia». Alessio Cairone, del Psi, aggiunge: «Ciò che è successo in commissione è emblematico: quello che dovrebbe essere un momento di dialogo, è diventata una chiusura da parte della maggioranza che ha concesso all’opposizione appena una presidenza, senza nemmeno il vice».