La Regione Campania boccia la delibera provinciale sul criterio di saturazione, che lo scorso maggio designò le città di Sarno e Battipaglia come aree sature rispetto al nuovo insediamento di impianti di rifiuti. Non rientrerebbe nelle competenze della Provincia stabilire tali limiti.
La delibera provinciale sul criterio di saturazione, che lo scorso maggio designò le città di Battipaglia e Sarno come aree sature rispetto al nuovo insediamento di impianti di rifiuti non serve a nulla. La bocciatura per la giunta di Palazzo Sant’Agostino arriva direttamente dalla Regione Campania, che di recente ha autorizzato l’insediamento di un nuovo impianto di trattamento rifiuti a Sarno, nell’Agro Nocerino-Sarnese.
“Non rientra nelle competenze della Provincia” stabilire tali limiti, fanno sapere da Palazzo Santa Lucia. Non basta una delibera, dunque, come in tanti sospettavano, a fermare gli imprenditori e il business dei rifiuti. Una delibera, quella partorita dalla Provincia di Salerno, già fortemente discussa la scorsa estate, quando si scoprì che i criteri utilizzati per dichiarare Battipaglia e Sarno come aree sature erano del tutto empirici, tra errori matematici e scelte arbitrarie.
CAOS RIFIUTI, PRESSING SU VINCENZO DE LUCA
E dal mondo della politica, arrivano le prime reazioni. Il consigliere provinciale di Battipaglia in quota Forza Italia, Valerio Longo, attacca: «Il fallimento del Piano Regionale dei Rifiuti continua a mietere vittime. L’incapacità di De Luca e del centro-sinistra di predisporre tutti gli atti amministrativi e le iniziative per rendere finalmente autonoma ed efficiente la Campania sul ciclo dei rifiuti è ormai davanti agli occhi di tutti. Una situazione che ha portato alcuni territori della nostra provincia ad essere sacrificati per tappare i buchi. Fra questi Battipaglia e Sarno, che lo scorso maggio vennero dichiarati dalla Provincia “aree sature”, ovvero non idonee alla localizzazione di nuovi impianti di rifiuti. Tuttavia un decreto dirigenziale regionale ha praticamente dichiarato quella delibera carta straccia, autorizzando un nuovo insediamento privato a Sarno, riconoscendo il Piano Regionale come sovraordinato rispetto a tutto il resto. Questo atto smaschera anche il sindaco Francese e i propri riferimenti politici provinciali e regionali».
Anche Michele Cammarano, consigliere regionale riconfermato del Movimento Cinque Stelle, interroga De Luca: «La gestione del ciclo dei rifiuti in provincia di Salerno è uno degli esempi più lampanti dei ritardi, oramai atavici, dell’attuazione della legge e del piano regionale rifiuti urbani, entrambi licenziati dalla giunta De Luca nel 2016. Una rivoluzione rimasta sulla carta da ben quattro anni e che nei fatti non ha prodotto alcun risultato in termini di ciclo integrato, impiantistica, differenziata e costi di gestione. Basti pensare al progetto dell’impianto di compostaggio a opera dei sindaci di Pontecagnano e Giffoni Valle Piana, che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere al servizio dei Picentini, ma che è poi stato destinato a discarica di rifiuti organici in un territorio che si estende fino a comprendere il comune di Battipaglia».