C’è un altro tassello che si aggiunge alla vicenda dei tamponi a tappeto che l’Istituto Zooprofilattico di Portici sta effettuando in tutta la regione dal 15 aprile. Il sindaco di Montecorice ha inviato una nota al direttore Antonio Limone sollevando dei dubbi sull’attendibilità dei test.
È il 15 aprile, e nel Salotto Comunale di Battipaglia la sindaca Cecilia Francese avvia il primo screening di massa in tutta la Campania. 250 tamponi per conto dell’istituto Zooprofilattico di Portici, il cui direttore Antonio Limone è stato messo a capo dello screening di massa in regione da Vincenzo De Luca . All’indomani del test l’annuncio: ci sono sette positivi.
Tra questi anche un farmacista, 33enne, che lavora in via Roma a Battipaglia ma vive a Montecorice. Il sindaco della città, Pierpaolo Piccirilli, non è convinto. E con lui anche lo stesso farmacista. Perché tutti i familiari di quest’ultimo, i suoi colleghi di lavoro, e la sua convivente, sono negativi. Il primo cittadino del piccolo comune cilentano decide di inviare una nota allo Zooprofilattico sollevando dubbi sull’attendibilità dei test.
«In seguito alla falsa positività del consigliere D’Acampora, e spinto dai solleciti del farmacista, ho deciso di scrivere al dottor Limone» ci spiega Piccirilli in un’intervista telefonica. Che poi prosegue: «Ho scritto la nota una settimana fa, chiedendo anche un riesame. L’ho inviata all’Asl, al Comune di Battipaglia e all’Istituto Zooprofilattico. Solo il dottor Limone mi ha risposto, telefonandomi il 23 aprile. E rassicurandomi circa la bontà del test»
Questa mattina, 13 giorni dopo, l’Istituto avrebbe finalmente effettuato un secondo test sul farmacista. Probabilmente troppo tardi per capire se all’epoca fosse positivo o meno. Intanto, però, i familiari e le città interessate sono state in allerta. E i diretti interessati in quarantena. «Io non metto in discussione il loro modo di lavorare – conclude il sindaco -. Ma i dubbi rimangono e sono leciti. E soprattutto: perché non è stato fatto immediatamente un secondo tampone di verifica a tutti i “positivi”?»