La risalita verso le categorie che appartengono alla Battipagliese rischia di complicarsi sul nascere: le “zebrette” attualmente sono senza uno stadio, e potrebbero essere costrette ad emigrare a Macchia.
La Battipagliese cerca casa. A meno di un mese dall’inizio della preparazione, e a due dall’inizio del campionato di Prima categoria, in casa bianconera è scattato l’allarme: allo stato attuale la squadra del nuovo patron Massimo Corrado non ha una struttura dove potersi allenare o disputare le partite casalinghe. Se l’anno scorso l’undici guidati da mister Fiorello Lerro ha potuto allenarsi e giocare i match interni allo stadio Sant’Anna, per questa nuova stagione la strada s’è complicata: la struttura è al momento inagibile e dal Comune di Battipaglia hanno fatto sapere che non è possibile impegnare nessuna cifra per intervenire, considerando che a dicembre si dovrebbe comunque sospendere tutto per consentire i lavori di restyling dello stadio nell’ambito del bando “Sport e Periferie”. L’alternativa c’è e si chiama “Luigi Pastena”, lo stadio comunale divenuto negli anni la vera casa delle “zebrette” e adesso gestito dai fratelli Cosimo e Rosario Fortunato, titolari della scuola calcio “Asd Battipaglia”.
“SANT’ANNA” INAGIBILE, MANCA L’ACCORDO PER IL “PASTENA”
Nei giorni scorsi i fratelli Fortunato hanno incontrato il patron Corrado per cercare un’intesa. Ma l’accordo non è stato raggiunto: da parte dei gestori del Pastena, al momento, l’intenzione sarebbe di concedere il rettangolo da gioco e consentire alla Battipagliese di cominciare la preparazione solamente alle 15 o alle 20. Orari che non sembrerebbero andare incontro alle esigenze degli uomini di Lerro, che adesso a poco più di tre settimane dall’inizio della preparazione rischiano di vedersi costretti ad emigrare. Una delle ipotesi più calde, ad oggi, sarebbe quella di trasferirsi a “Macchia”, frazione di Montecorvino Rovella a pochissimi km da Battipaglia.
Ma la trattativa è ancora in corso, perché non è da escludere che prima di Ferragosto le due parti possano trovare l’intesa giusta e scongiurare il pericolo di non avere neppure uno stadio in città dove potersi giocare o allenare. L’accordo: sarebbe questo il miglior acquista della campagna di calciomercato estiva per la Battipagliese. Nella città che due anni fa, in piena pandemia da Covid-19, vide addirittura il calcio scomparire e le “zebrette” non iscriversi a nessun campionato dopo la storica promozione in serie C1 degli anni ’90 e dopo aver bazzicato dalla serie D ai campionati di Eccellenza. Un anno di stop ripagato, però, dalla gioia della scorsa stagione, quando l’undici di mister Lerro, ripartito dalla Seconda categoria, ha conquistato la promozione diretta. Adesso i tifosi chiedono a gran voce di tornare nelle categorie che contano e che gli spettano. Poterlo fare tra le mura di casa propria, allo stadio “Luigi Pastena”, renderebbe il percorso meno tortuoso.