Secondo una sentenza della Cassazione un sindaco non è obbligato a chiudere una scuola pur a fronte di un basso indice di sicurezza sismica. L’unico obbligo per gli Enti è programmare gli interventi edilizi di miglioramento e adeguamento sismico.
Lo scorso agosto 2018, il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese ha tirato giù le serrande dei fabbricati che ospitavano l’istituto comprensivo “Fiorentino”, a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica. Dopo aver constatato l’inagibilità del plesso, il primo cittadino ne ha ordinato la chiusura.
La scuola “Fiorentino” ospitava gli alunni dell'”infanzia”, spostati in via Etruria, gli alunni della “primaria”, trasferiti nell’ex seminario Bertoni e gli alunni della “secondaria” dislocati nella sede della scuola media “Marconi” .
Secondo una sentenza della Cassazione, però, i sindaci non sono obbligati a chiudere le scuole a basso indice di sicurezza sismica. “La non rispondenza del fabbricato adibito a scuola materna ai criteri antisismici aggiornati non impone di per sé la dichiarazione di inagibilità dell’edificio ma determina soltanto un dovere di programmazione degli interventi edilizi necessari per il suo adeguamento sismico. Pertanto, non è imputabile per il reato di omissione di atti d’ufficio il sindaco che non dispone l’immediata chiusura della scuola tramite ordinanza contingibile e urgente (articolo 54 del Tuel Dlgs 267/2000)” si legge nella sentenza n. 21175/2019 della Cassazione.
La decisione del sindaco scatenò, all’epoca, un polverone. Il consigliere comunale in quota Forza Italia, Alfonso Baldi, lanciò una petizione popolare dove chiese – tra le varie cose – di rifare le prove con più attenzione, di ospitare l’intero istituto Fiorentino in un’unica struttura che sia nel quartiere Sant’Anna, di istituire una commissione speciale d’indagine.
Le firme raccolte a vantaggio della petizione popolare sono state protocollate ufficialmente il 2 maggio scorso. Delle 300 raccolte, solo quelle cartacee (circa 130), però, sono state presentate. “Molto importanti – dice Baldi – saranno i punti 5 e 6 della petizione. Vogliamo istituire una commissione d’inchiesta per la vicenda della scuola “Fiorentino”, tenere sotto controllo l’iter che porterà alla realizzazione e presentazione del progetto e programmare la manutenzione e la messa in sicurezza di tutte le scuole“. La petizione popolare, porta le firme di Angelo Di Tore, Carmela Bufano e Riccardo Delle Donne.
(foto: Il Mattino)