«Massima fiducia nella magistratura». Sono queste le prime parole pronunciate da Massimo Cariello, questa mattina, subito dopo essere uscito dalle aule del Tribunale di Salerno per l’interrogatorio di garanzia. Il sindaco ebolitano, sospeso cinque giorni fa a seguito dell’arresto eseguito dalla Guardia di Finanza, dovrà presentarsi al Tribunale del Riesame agli inizi di novembre.
Piove sul bagnato, però, per Massimo Cariello. Nelle ultime ore, a seguito delle dichiarazioni rilasciate all’emittente locale Sud Tv, si sono sollevate alcune polemiche sulla legittimità dell’intervista. La Magistratura, infatti, impone per i soggetti agli arresti domiciliari il divieto di comunicare con persone differenti dagli avvocati difensori e dai parenti. «Effettivamente – spiega Nunzio Napolitano, Maggiore della Guardia di Finanza di Eboli – non è stata una buona idea quella di farsi intervistare. Nel dispositivo del giudice viene inserito, per chi è agli arresti domiciliari, il divieto di colloquiare con persone diverse dai conviventi e gli avvocati. Le dichiarazioni sono state di circostanza, per fortuna, e non hanno rivelato cose compromettenti. Si tratta di uno scivolone. Vedremo se il giudice deciderà un aggravamento della misura».
Secondo gli avvocati difensori di Cariello l’intervista rilasciata non aggraverà la situazione del sindaco. Intanto, ai microfoni di Sud Tv, Cecchino Cacciatore, e Costantino Cardiello, i due avvocati che insieme a Mariano Salvio compongono il pool di difesa scelto da Cariello, hanno lasciato trapelare qualcosa in merito all’interrogatorio. «Il Riesame – spiega Cacciatore – immaginiamo ci sarà intorno al 2 o 3 novembre orientativamente». Sulla linea difensiva scelta dai penalisti, Cardiello ha dichiarato: «Su questo preferiamo andare cauti – dice – perché abbiamo dato alcune spiegazioni che sono al vaglio del giudice, e che riproporremo con maggiore forza al Riesame. Sono temi delicati e ci riserviamo di affrontarli nelle sedi opportune».