Espropri non pagati: Comune condannato. Dovrà versare 250mila euro alla famiglia De Biase per la realizzazione di via Avellino.
Espropri non pagati: il Tar di Salerno accoglie il ricorso dei privati e condanna il Comune di Battipaglia al pagamento di oltre 250mila euro in favore della famiglia De Biase. È quanto hanno stabilito i giudici del Tar campano, seconda sezione staccata di Salerno, lo scorso 14 luglio. Il ricorso presentato da Agnese De Biase, Nicola De Biase, Silvana Ghiro, Vanda De Biase, Lorenza Galdi, Silvana Pascale, Stefano Pascale, rappresentati e difesi dagli avvocati Mario Franco e Sara Franco, è stato accolto dal presidente Leonardo Pasanisi e dall’estensore Fabio Di Lorenzo.
Gli eredi di Francesco e Massimo De Biase, deceduti entrambi negli anni ‘90, hanno avuto la meglio sull’Ente di piazza Aldo Moro. L’oggetto della contesa, come spesso accade in città, sono stati gli espropri. Il Comune di Battipaglia, per realizzare via Avellino, la strada adiacente a via Domodossola, nei pressi del liceo scientifico, non pagò gli espropri alla famiglia De Biase. Una vicenda che finì anche tra i banchi del consiglio comunale, nel 2017, quando il parlamentino cittadino deliberò favorevolmente per il riconoscimento di 17mila euro fuori bilancio da riconoscere alla famiglia De Biase. L’acquisizione a mezzo di procedure espropriativa, da parte del Comune, di quelle aree utilizzate per realizzare via Avellino non è mai stata pagata.
Adesso, secondo i magistrati salernitani, gli eredi possono battere cassa. 250mila euro da dividersi secondo le spettanze: 28mila euro per sei eredi, uno dei quali ha deciso di intraprendere di separare la sua posizione creditoria dalle altre; per due eredi, invece, la cifra ammonta a circa 42mila euro. Tempo 90 giorni e, si legge nella sentenza, bisognerà ottemperare a quanto hanno stabilito i giudici. L’ennesimo esproprio costato all’Ente cifre esorbitanti, lievitate nel tempo. A novembre del 2020, il consiglio comunale fu chiamato ad approvare debiti fuori bilancio per una cifra da capogiro: 4 milioni di euro. Saranno completati, i pagamenti, nel 2022. Fino ad allora, peseranno ancora come un macigno.