Nella società odierna si assiste sempre più frequentemente ad un imbarbarimento del linguaggio poiché si è scelto di abbassarne il livello a discapito della conoscenza e dell’approfondimento.
La parola, il linguaggio, la retorica però sono le uniche armi che possediamo contro la pericolosa deriva autoritaria a cui stiamo assistendo in Italia da qualche mese.
Il Cesare Pavese che affrontò i persecutori fascisti con le seguenti parole ne è un esempio:
“Privandomi del mare, dello spazio per la corsa e il volo, dando alla mia orma il supporto di una terra forzata, cosa avete ottenuto? Niente!
Non riuscirete a estirpare le labbra che si muovono”.
La sua resistenza civile è l’unico esempio da seguire. La Resistenza con l’unico potere che abbiamo, quello delle parole.
Ecco c’è vicino a noi una donna complessa, con grandi occhi azzurri che spesso si confondono col mare che questa stessa battaglia di resistenza civile la sta conducendo negli stessi modi di Pavese, poiché come il poeta, sa bene, che le parole possono donare saggezza e quella pietà laica che non ha bisogno di nessun Dio per convincerci che la nostra esistenza è unica e che il mondo è una meravigliosa tempesta.
Questa battaglia di resistenza la conduce in prima battuta in un luogo meraviglioso che è La Locanda del Mare dove in collaborazione con la Casa della Poesia di Baronissi ospita da oltre un anno a cadenza settimanale poeti provenienti da tutto il mondo.
Ed i poeti si sa, non mettono solo in ordine le parole ma mettono in ordine il mondo.
In seconda battuta lo fa da due decenni, con un mezzo più sottile, poiché attraverso il divertimento spensierato che offre a tutti quelli che frequentano il suo Lido, attraverso il potere della musica, attraverso il messaggio di Amore e Pace e Fraternità che emana, attraverso i suoi gesti, compassionevoli verso i più deboli, riesce a far comprendere che la nostra civiltà è stata fondata gli africani fenici e che nel nostro sangue ci sono greci, romani, arabi, normanni, e che per questo motivo con chiunque attraversi il mediteranno per consolidare la propria esistenza su questa fragile zolla di vita terrena si può e si deve seguire il suo esempio, ovvero essere amorevoli e ospitali.
Con i mezzi che ha a disposizione riesce veramente a farti capire il significato della parola “accogliere”, che vuol dire “ti accolgo come sei,” come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero o nero o mussulmano, tu sei una persona.
Ecco questa donna, che sembra che viva con la guerra nella testa, con una malinconia ilare difficile da descrivere, che per le sue idee non teme il giudizio della gente, che nemmeno teme o ha temuto mai di scoprirsi diversa rispetto ai propri desideri, che fa decine di cose buone che nessuno nota finché non smette di farle, che scorge bellezza e compassione dove molti non scorgono nulla, possiede la forza di chi, davanti alla vita, non ha mai abbassato lo sguardo.
Questa donna è Biancaluna Bifulco, proprietaria e anima del noto Lido Dum Dum Republic, a cui tantissimi di noi debbono una parte dei loro ricordi, perché è al mare, in quell’ambiente caldo e amichevole che conserviamo un pezzo della nostra felicità vissuta, a cui dobbiamo l’unica cosa che resta, il ricordo di quello che è passato dalla pelle.